Dal Governatore anche un annuncio: “Stiamo preparando i nuovi posti letto di terapia intensiva, nelle ultime 36 ore abbiamo già attrezzato 50 posti letto aggiuntivi”. “Stiamo procedendo – ha aggiunto – anche con questa nuova fase in maniera costante, determinata ed efficace sulla prevenzione. Ho inviato anche una disposizione alle Asl per verificare i centri anti-diabete, perché non si possono chiudere. Le prestazioni rinviabili si rimandano di qualche settimana, per il resto la fruizione dei servizi sarà più scaglionata. I centri di riabilitazione restano aperti”.
Coronavirus: attesi in Campania nuovi picchi per marzo
Con l’arrivo di centinaia di persone non tutte controllate dal nord Italia, andremo in difficoltà, il lavoro di prevenzione capillare diventa difficile. Se hai 100 persone contagiate puoi contattare 1000 persone che hanno avuto contatti con loro ma se aumentano il lavoro diventa difficile e quindi per marzo ci aspettiamo un picco di contagi in Campania”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in diretta Facebook.
Dal Governatore anche un annuncio: “Stiamo preparando i nuovi posti letto di terapia intensiva, nelle ultime 36 ore abbiamo già attrezzato 50 posti letto aggiuntivi”. “Stiamo procedendo – ha aggiunto – anche con questa nuova fase in maniera costante, determinata ed efficace sulla prevenzione. Ho inviato anche una disposizione alle Asl per verificare i centri anti-diabete, perché non si possono chiudere. Le prestazioni rinviabili si rimandano di qualche settimana, per il resto la fruizione dei servizi sarà più scaglionata. I centri di riabilitazione restano aperti”.
Dal Governatore anche un annuncio: “Stiamo preparando i nuovi posti letto di terapia intensiva, nelle ultime 36 ore abbiamo già attrezzato 50 posti letto aggiuntivi”. “Stiamo procedendo – ha aggiunto – anche con questa nuova fase in maniera costante, determinata ed efficace sulla prevenzione. Ho inviato anche una disposizione alle Asl per verificare i centri anti-diabete, perché non si possono chiudere. Le prestazioni rinviabili si rimandano di qualche settimana, per il resto la fruizione dei servizi sarà più scaglionata. I centri di riabilitazione restano aperti”.
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