Si registrano in questi giorni immotivate ingenti flessioni degli ordini di prodotti agricoli della nostra provincia che stanno mettendo in serie difficoltà le aziende e le Organizzazioni di Produttori che operano nel settore.
Tali eventi, attesa la non trasmissibilità del virus con gli alimenti e con i prodotti agricoli, si configura come una scorretta strategia per danneggiare le nostre produzioni a favore di altri.
Purtroppo i prodotti agricoli, anche già contrattati, che non vengono venduti in questo periodo, rappresentano una perdita pesantissima per ogni azienda agricola, irrecuperabile nel breve termine.
Analogo discorso vale per l’attività agrituristica che è messa gravemente in ginocchio dall’annullamento di prenotazioni e dal calo delle richieste.
A tali problemi si aggiungono a quelli creati da una cattiva gestione del vigente Programma di Sviluppo Rurale che, con ritardi e anomalie di gestione amministrativa delle pratiche presentate, ha causato a numerose aziende gravi incertezze nei programmi di investimento e nello sviluppo generale del settore primario della nostra provincia.
CIA-Salerno chiede con forza che si mettano in campo tutte le risorse disponibili per consentire alle aziende di sopravvivere e mantenere i livelli produttivi ed occupazionali nella nostra provincia.
Facendo proprie le proposte della CIA Nazionale, avanzate in occasione dell’incontro Governo e Associazioni del 3 marzo scorso, la Confederazione Salernitana evidenzia la necessità di attuare in tempi brevi tutte le misure idonee a scongiurare una crisi che potrebbe incidere in modo irreversibile sulle aziende agricole del Salernitano.
Tra queste le più immediate riguardano la possibilità di differire i pagamenti contributivi e fiscali a carico delle aziende agricole e l’anticipazione dei contributi PAC/PSR da parte dell’organismo pagatore.
Occorre inoltre avviare immediatamente una campagna informativa sul sistema Paese puntando sul modello Italia caratterizzato da elementi di salubrità dei cibi, dieta mediterranea, paesaggio.
Alcune tra le misure proposte dalla CIA assumono particolare rilievo per le aziende salernitane:
- La Concessione di finanziamenti ponte di almeno 24 mesi con restituzione dell’intera somma in unica soluzione al termine del periodo, garantiti con garanzia diretta di ISMEA attuata con le spese modalità usate per la garanzia sussidiaria;
- L’estensione a titolo gratuito delle garanzie ISMEA;
- La Stabilizzazione per almeno 36 mesi, fino al prossimo 31 dicembre
2022, delle misure del credito d’imposta per nuovi investimenti di cui
alla legge 27 dicembre 2019, n.160 (art 1, commi 198-206); - La semplificazione delle procedure per il lavoro stagionale, introducendo maggiore flessibilità degli strumenti rispetto alla normativa vigente;
- La istituzione di un Fondo per il sostegno dei settori agricoli maggiormente colpiti dalla crisi.
- La stabilizzazione della misura di sgravio contributivi per i giovani
agricoltori (articolo 1, comma 503 della legge 27 dicembre 2019, n.160)
e riconoscimento dello sgravio contributivo per i giovani agricoltori che
si sono insediati nel corso del 2019. - La rapida approvazione del “collegato agricolo” prevedendo al suo interno misure e risorse finanziarie adeguate al periodo di emergenza.
Si chiede infine che la Regione Campania provveda alla immediata definizione delle procedure relative al vigente Programma di Sviluppo Rurale incrementando le risorse relative agli investimenti nelle aziende agricole ed avviando tempestivamente i bandi per le misure a superficie dell’anno corrente.
La presidenza CIA, per la tutela delle proprie aziende, costituirà un centro di ascolto permanente a cui far pervenire ogni segnalazione o indicazione ed agirà come cassa di risonanza per far arrivare agli Organi di Governo Regionale e Nazionale ogni istanza finalizzata alla tutela dei propri iscritti.