È ciò che emerge dallo studio dell’Osservatorio Prevenzione & Salute di UniSalute curato da Nomisma.
Chiamati a scegliere gli ingredienti a cui non rinuncerebbero mai, gli italiani indicano al primo posto l’olio extravergine di oliva, simbolo della dieta mediterranea e grasso “buono” da inserire nella alimentazione quotidiana.
Le verdure di stagione, scelta salutare che rappresenta un contributo attivo a sostegno della sostenibilità ambientale, sono invece alimento irrinunciabile per più della metà degli italiani; ma c’è pure chi non riuscirebbe a vivere senza caffè, o senza le spezie.
Uno stile di vita salutare sicuramente passa per la tavola, tuttavia non può limitarsi a questo. È infatti necessario accompagnare una sana alimentazione con attività fisica e controlli periodici.
Si consideri che sono meno di 1/3 gli italiani che praticano uno sport in maniera continuativa, mentre il 47% lo fa in modo occasionale, o si limita a trovare occasioni per fare movimento (passeggiate, andare in bici, e così via). Sono invece 9,4 milioni le persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni che nel nostro Paese non praticano alcun tipo di attività fisica.
Chi ha uno stile di vita cosiddetto healthy (monitorato a più livelli) e orientato al benessere è più portato a fare prevenzione, mostra quindi una maggiore propensione a tenere sotto controllo la salute e si sottopone regolarmente a verifiche e visite mediche.
Viceversa, ben il 21% degli italiani che hanno abitudini unhealthy è poco incline ad effettuare controlli medici: nell’ultimo anno solo il 31% si è recato dal medico di base almeno 2 volte l’anno. Ancora minore la percentuale di chi effettua visite dentistiche con regolarità: tra coloro che non curano la propria alimentazione e non fanno sport, solo il 19% è andato dal dentista almeno 2 volte nell’ultimo anno.
Tra i principali benefici di una dieta come quella mediterranea troviamo la capacità di prevenire eventuali patologie croniche come l’obesità, il diabete, l’ipertensione e malattie cardiovascolari e neurodegenerative. In questo senso, tale dieta può essere considerata come una medicina preventiva che, se coniugata ad uno stile di vita sano e attivo, può determinare una salute migliore e una maggiore longevità.
In una contingenza assai difficile per gli effetti provocati dal Covid-19, forse elaborare una riflessione anche in considerazione di questi aspetti del nostro quotidiano, può aiutarci a rivedere talune abitudini e convinzioni ed a salvaguardare meglio noi stessi.
di Tony Ardito