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Covid-19, è la gola la trincea del virus. E’ lì che si combatte la battaglia

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“Uno studio di un gruppo interuniversitario tedesco (Monaco e Berlino), realizzato su alcune persone venute a contatto col coronavirus e che sono state studiate passo passo per indagare la storia naturale della malattia, svela il percorso del virus e ci dà indicazioni preziose per combatterlo.

Nei primi giorni dopo il contagio il virus è rintracciabile solo nella gola e questo spiega il raffreddore e la tosse come sintomi iniziali, che per molti, fortunatamente, saranno gli unici sintomi. Poiché il virus ha una elevata capacità replicativa, nel giro di pochi giorni raggiunge una concentrazione che è 1000 volte quella iniziale. Se il sistema immunitario delle mucose orofaringee reagisce in modo adeguato nella stragrande maggioranza dei casi il virus viene bloccato e non scende a livello polmonare e nell’intestino. 

Nel gruppo di 9 persone studiate solo 1 ha manifestato sintomi di una polmonite non grave. Nessuno ha manifestato sintomi gastrointestinali anche se, col passare dei giorni, il virus era rintracciabile anche nelle feci. L’importantissima indicazione che viene da questo lavoro sul campo è che la partita fondamentale si gioca a livello della gola, dove è possibile stoppare l’invasione polmonare da parte del virus, che poi è quella che crea i guai più seri provocando, come sappiamo, una polmonite interstiziale severa minacciosa per la vita.

Quindi, pare logico seguire questa strada: ai primi sintomi di raffreddore e di irritazione faringea non prendere assolutamente antibiotici bensì usare rimedi che agiscono localmente in formulazioni spray e che hanno una documentata azione antinfiammatoria e antivirale come la propoli, la menta, la salvia, le diverse varietà di agrumi che si possono anche trovare in un’unica confezione.

Parallelamente, sostenere l’attività del sistema immunitario, soprattutto quello delle mucose, che è un unico grande sistema che unisce l’apparato respiratorio a quello gastrointestinale e che quindi è molto sensibile all’alimentazione e allo stato del microbiota intestinale. Sempre seguiti e consigliati da un medico esperto in questo campo. Stare a casa e curarsi con cognizione di causa, questa sembra la strada vincente.

Fonte: www.torresette.news

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