Il dl, atteso per il week end, dovrebbe varare il congelamento del saldo Iva e comprendere misure tra cui la sospensione delle attività delle Entrate e agente della riscossione, i termini di cartelle saldo e stralcio, rottamazione-ter, cartelle e atti esecutivi. Nel frattempo Agenzia e Guardia di Finanza hanno agito per fermare verifiche e controlli.
Per quanto riguarda le Entrate, ieri il direttore Ernesto Maria Ruffini ha firmato una direttiva con la quale è stato disposto “la sospensione di attività di liquidazione, controllo, accertamento, accessi, ispezioni e verifiche, riscossione e contenzioso tributario di propria competenza” a meno che “non siano in imminente scadenza o sospesi in base a espresse previsioni normative”.
Il termine chiave sul quale potrebbe e dovrebbe intervenire il dl al quale sta lavorando il governo è proprio quello di “imminente scadenza”. Dovranno infatti essere chiariti tanto i termini temporali della citata scadenza quanto se entro la sospensione siano previste anche limitazioni.
Le attività della Guardia di Finanza
La Guardia di Finanza, esattamente come l’Agenzia, ha sospeso per un lasso di tempo ancora indefinito e vincolato all’evoluzione della situazione sanitaria, tutte le esecuzioni delle verifiche, dei controlli fiscali e in materia di lavoro, “d’intesa con i contribuenti interessati, fatti salvi i casi di indifferibilità e urgenza”. Rientrano nella lista anche le situazioni collegate o collegabili a violazioni per le quali “potrebbero scadere i termini di contestazione”.
Nella circolare del comando generale della Guardia di Finanza diramata l’11 marzo a tutti gli uffici territoriali si trovano linee guida più specifiche, comprendenti tanto un blocco immediato esteso “ai controlli strumentali” quanto alle “attività di intelligence di polizia economico finanziaria di contrasto al riciclaggio”.
In questo delicato momento l’operato della Gdf si concentrerà nei confronti di quei soggetti che approfitteranno della situazione d’emergenza. La massima attenzione ricadrà quindi sulle frodi e attività illegali legate all’epidemia e alle gare di approvvigionamento di presidi. E ancora: frodi legate alle attrezzature sanitarie come le mascherine e l’indebito utilizzo di risorse pubbliche destinate a imprese e famiglie. Potenziati, infine, i controlli in dogana per il passaggio delle merci, sia in entrata che in uscita, con riguardo particolare alla sicurezza dei prodotti.