«Mentre il mondo scoppia ed il contagio è arrivato anche in città, ci pervengono segnali allarmati ed allarmanti dall’ospedale Ruggi, uno dei principali nosocomi della Regione. Mancano protezioni minime per gli operatori sanitari e quindi per la stessa utenza: nei reparti-chiave per affrontare l’emergenza mancano – o al lumicino – le tute protettive, le mascherine
“FFP3”, anche di durata superiore alle 6 ore, e le visiere. Solo al Pronto Soccorso il livello di protezione è più elevato, gli altri reparti operano con estrema difficoltà».
A denunciarlo in una nota il Codacons. «Così mentre nei reparti chiave del S. Leonardo gli addetti a tutti i livelli sono impegnati all’estremo delle proprie forze, le AUTORITÀ fingono di non sapere mentre dovrebbero muoversi con la massima urgenza, forse a loro – e solo a loro – non è chiaro che non c’è più tempo!»
«Nei prossimi giorni il Codacons – conclude – invierà un esposto in Procura per verificare tempistiche sugli interventi essenziali in situazione emergenziale mai conosciuta prima».
Che scoperta ?? qua al sud dobbiamo solo sperare che non ci siano molti casi gravi, altrimenti è la fine, noi non siamo né Lombardia nè Veneto dove le strutture sono ottime , sono loro in difficoltà figuriamoci qua..
E’ giusto che si sappia che, malgrado l’allerta Covid19 da oltre un mese, al Ruggi mancano i presidi minimi e scarseggia anche il farmaco Clorochina, attualmente usato in tutti i reparti di malattie infettive del mondo e dal costo di pochi euro.
Stamattina alle 8,30 aperto il bar davanti all’ufficio informazione con crocchio di pazienti e personale che bevevano il caffè! Chiuso solo dopo le 9,30.
Bella programmazione del governatore De Luca e del suo nominato direttore generale.
Per forza non c’è materiale, sono sicuro che qualche farabutto si sarà portato a casa mascherine, guanti ecc.. film già visto.