Il rischio biologico in questi servizi è amplificato dalle condizioni degli assistiti della tipologia delle attività caratterizzate da rapporti ravvicinati e frequenti”, hanno spiegato i vertici della segreteria della Uil Fpl Salerno. “L’operatore che opera nelle attività di ambulanza non consente di osservare la distanza sociale prevista dalle ordinanze estese a tutto il territorio nazionale.
La tutela della salute del personale delle strutture dei Pronto Soccorso e del 118 va garantita ed anche quella degli assistiti, va assicurata con iniziative più appropriate.
Ecco perché chiediamo, nelle forme e nei modi possibili, di essere informati e rassicurati e che tutto il personale sanitario, para-sanitario, lavori in luoghi sicuri e che sia fornito di tutti gli ausili di prevenzione e contenimento del Covid-19, cosi come previsto dalle autorità competenti. Ai responsabili chiediamo di sanificare e disinfettare gli ambienti sanitari nonché le ambulanze ogni qualvolta viene effettuato un intervento”.
Chiesta chiarezza anche sulle tende pre-triage. “Ne chiediamo l’installazione all’ospedale di Salerno e, dove necessario, nelle strutture dell’Asl”, continuano i vertici del sindacato.
“Ci giungono numerose segnalazioni da parte di utenti che nella stessa tende vi sono gravi carenza degli idonei dispositivi di protezione individuale come mascherine camici, calzari, termometro, saturimetro, elettrocardiografo, carrello emergenziale di base, medicheria, numero lettini, fonedoscopio, sfigomanometro e medicheria come prevede la legge. Inoltre, a quanto ci è dato sapere, agli operatori interessati non sono neanche stati forniti adeguate tute per le basse temperature, specie durante i turni notturni.