In un’intervista su Libero, Matteo Salvini sottolinea falle e meriti nella gestione dell’emergenza sanitaria. Se le prime sono soprattutto del governo centrale, “che ha vacillato”, i meriti sono tutti dei presidenti di Regione che hanno preso e richiesto provvedimenti all’altezza della situazione. In testa i governatori leghisti di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, ma anche il presidente campano del Partito democratico. Un appoggio non scontato che potrebbe però già essere un indizio di una nuova strategia da mettere in campo quando si riprenderà la discussione sulle elezioni regionali.
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Si sa da sempre quanto i metodi di De Luca siano bipartisan, a meno che non si abbiano visioni ideologiche e preconcetti di parte che ne condizionino il giudizio.
Molti leghisti e tanti di destra apprezzano da sempre il modo di fare di Don Vincenzo e non solo da oggi (ricordo i reciproci elogi fra Zaia e De Luca di neanche una decina di anni fà), mentre per molti “democratici”, per quanto l’ex professore e sindacalista di Ruvo del Monte appartenga ad una visione progressista, risulta indigesto per il suo essere fin troppo pragmatico, autoritario, decisionista e con pochi peli sulla lingua.. A mio personale e modesto giudizio, queste caratteristiche non debbono essere ascrivibili solo alla “destra”, non è detto che un politico di “sinistra” non possa essere decisionista, pragmatico, non “buonista” e non poter governare se non con Marx in mano.
A livello di partito De Luca è appena sopportato in quanto non è per nulla imbrigliabile in una corrente, poco incline ad obbedire agli ordini della segreteria, critico e molto, molto ondivago nelle sue scelte, ed ha quasi tutta l’intellighenzia di sinistra contro, a cominciare da Saviano per finire con Lerner.
Ciò fa di lui un personaggio scomodo per il PD che ne ha sempre ostacolato l’ascesa a livello nazionale e di partito, in effetti i dem hanno da sempre tentato di scaricarselo e lo farebbero ben volentieri anche ora se non fosse che Don Vincenzo ha ancora tanto potere quanto carisma in Campania.
Salvini questo lo sa benissimo e sa anche che molto del suo elettorato lo apprezza, soprattutto in situazioni come queste. Agganciarsi con un “endorsement” alla sua popolarità vale a mettere un insidioso timbro di approvazione per le prossime regionali, capace di provocare l’elettorato grillino con cui il PD dovrà necessariamente trovare un punto di incontro.
Voterò lega, Salvino è un grande.
Se de Luca si allea con Salvini… avrà il mio voto assicurato
Arrivi ultimo Salvini! Conosciamo bene il VALORE del NOSTRO Governatore! Avanti così! Contro virus e ciucciuvettole!
De Luca con il felpato? non avete capito nulla. De Luca uno tipico del PD? non avete capito nulla.
De Luca è De Luca, fa quello che deve usando chiunque gli serva per l’obiettivo che si è prefisso. Il suo obiettivo è rilanciare la Campania come lo è stato per Salerno.
Per arrivarci non guarda in faccia a nessuno a destra e, sopratutto, a sinistra.
Chi lo segue vota lui non il partito.
Solo chi va contro per partito preso può denigrare De Luca…altrimenti…fatevene una ragione…tutti…Vincenzino è il numero uno. Non perdete proprio tempo…!
Ma questo salvini è lo stesso che voleva l’apertura di negozi e aziende?
Statti a Milano
aejeee e mò scoppierà il fegato a tanti a cominciare dai finti 5stellati salernitani e campani a cominciare da chi non perde occasione per denigrare de luca in ogni occasione. bello attento al fegato ahahahah
Sulle qualità e le doti di De Luca penso ci sia poco da dire. In passato l’ho votato pur non appartenendo alla sua corrente politica.
Gli ho perdonato tutti gli errori ed i soprusi commessi nel corso del suo operato ed ho continuato a votarlo.
Quando poi, sfacciatamente e con modi camorristici, ha agevolato i figlioletti non l’ho perdonato.
Ha mancato di rispetto a chi lo ha sostenuto ed ai tanti giovani, altrettanto qualificati, che non hanno santi in paradiso.
Basta con favoritismi a figli ed appartenenti alla casta.
Siete la vergogna dei giornalisti italiani.
Censurate chi dice la verità ed appoggiate la politica politicante.