Decreto “Cura Italia”: come richiedere la sospensione del mutuo?

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Firmato il tanto atteso decreto “Cura Italia”, una manovra definita “poderosa” che stabilisce le misure a sostegno del Paese, in particolar modo delle categorie che rischiano di subire maggiormente le conseguenze della pandemia Coronavirus.

25 miliardi messi in campo al fine di attivare flussi per complessivi 350 miliardi, “un piano di ingenti investimenti da promuovere con una rapidità mai conosciuta prima dal nostro Paese”, ha commentato il premier Giuseppe Conte.

In particolare, sono stati stanziati 10 miliardi a sostegno dell’occupazione, 3 miliardi per i lavoratori autonomi, 3 miliardi e mezzo per il Sistema Sanitario nazionale e la Protezione civile, 3 miliardi per le PMI. A questo si aggiungano le misure intraprese per far slittare le scadenze fiscali di Iva e Irpef al 31 maggio per le imprese che fatturano fino a 2 milioni di euro e lo stop alle cartelle esattoriali, ai controlli fiscali e ai contributi fino a giugno 2020.

Queste solo alcune delle misure più importanti stabilite il 16 marzo, ma c’è anche il capitolo mutui.

Il decreto “Cura Italia” sui mutui

Le misure straordinarie previste dalla manovra riguardano anche chi ha un mutuo prima casa e si trova in questo momento in gravi difficoltà nel sostenere l’impegno economico delle rate.

A fronte dell’emergenza Coronavirus, la sospensione delle rate di mutui e prestiti è stata estesa per 9 mesi ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, con il potenziamento del Fondo di garanzia e il meccanismo del Fondo solidarietà mutui prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini.

Come funziona la sospensione delle rate dei mutui

La sospensione delle rate del mutuo era già prevista dal Fondo di Solidarietà istituito con la Legge n 244/2007 ed è rivolta alle famiglie e ai soggetti titolari di un mutuo prima casa che si trovano in situazioni di temporanea difficoltà economica per cessazione del rapporto di lavoro o sospensione o riduzione dell’orario di lavoro, per decesso o grave infortunio. Questa riguarda solo il pagamento della quota capitale del mutuo, mentre gli interessi vanno comunque corrisposti.

Con il nuovo decreto del 16 marzo “Cura Italia” è possibile richiedere la sospensione del mutuo per un massimo di due volte e un periodo complessivo di 18 mesi, prorogandone così la scadenza. Il Fondo provvederà al pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.

Possono beneficiarne non solo coloro che hanno subito la riduzione dell’orario o la sospensione dal lavoro in seguito all’allarme Coronavirus, ma anche – e per un periodo di 9 mesi – i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato “in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data”, una riduzione del proprio fatturato superiore al 33% rispetto al fatturato dell’ultimo trimestre 2019, in seguito alla chiusura o alla riduzione del lavoro dovuta alle misure adottate dall’autorità competente con il diffondersi del Covid-19.

L’altra novità, oltre all’estensione delle categorie che possono richiedere la sospensione delle rate, è che non sarà necessario presentare il modello Isee (Indicatore della situazione economica equivalente).

Come fare richiesta di sospensione del mutuo

La domanda di sospensione delle rate del mutuo va presentata alla stessa banca erogatrice del finanziamento, compilando il modulo ufficiale disponibile sul portale Consap SPA e allegando la documentazione necessaria ad attestare il verificarsi delle condizioni. La banca inoltra poi l’istanza alla Consap, che fa le sue verifiche e rilascia entro 15 giorni lavorativi il nulla osta.

Il provvedimento, si legge ancora nel testo, verrà adottato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.

Le iniziative partite dagli istituti di credito

Indipendentemente dalle misure annunciate con il nuovo Decreto, alcune banche hanno già fatto partire una serie di provvedimenti volti a dare una mano ai clienti che ne avessero bisogno in questo momento. Intesa Sanpaolo ad esempio, ha attuato una nuova modalità di gestione a distanza della richiesta di sospensione del mutuo, via telefono o email e lo scambio dei documenti originali tramite posta o corriere.

La sospensione delle rate dei finanziamenti in essere, per la sola quota capitale o per l’intera rata, può essere chiesta per 3 mesi, con eventuale proroga di ulteriori 3 o 6 mesi in funzione della durata dell’emergenza.

Allo stesso modo, la Banca Popolare di Puglia e Basilicata comunica sul suo sito la possibilità a tutte le famiglie residenti e titolari di un mutuo o di un prestito personale, di richiederne la sospensione in maniera semplice, sicura e senza costi aggiuntivi.

La sospensione delle rate dei finanziamenti in essere potrà essere concessa per un massimo di 12 mesi, per la sola quota capitale o per l’intera rata. Non è assolutamente necessario recarsi in agenzia, anzi è fatta espressa richiesta di evitarlo, ma basterà scrivere all’indirizzo email dedicato perché sarà la Banca a prendersi cura del tutto.

Per chi invece stesse in questo momento approfittando della pausa forzata per riconsiderare il proprio mutuo, ricordiamo che su MutuiOnline.it è possibile informarsi sulla surroga e sui procedimenti necessari per ottenerla. Il portale mette anche a disposizione quotidianamente l’elenco delle migliori occasioni di mutui surroga del mercato e la possibilità di richiedere un preventivo personalizzato.

Fonte: www.mutuionline.it

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