Il 71% dei decessi in Lombardia
Il 71,1% dei decessi è avvenuto in Lombardia, il 17,3% in Emilia Romagna, il 3,9% in Veneto. L’età media dei pazienti deceduti, positivi al Covid-19 è di 79,5 anni. Le donne che hanno perso la vita rappresentano il 30% dei decessi. L’età media dei pazienti che hanno contratto il coronavirus è di 63 anni.
Il report registra 17 morti di età inferiore ai 50 anni, di questi cinque avevano meno di 40 anni: erano tutti di sesso maschile, tra i 31 e i 39 anni, con gravi patologie pre-esistenti (cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità).
La trasmissione del virus
Le complicanze
L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comune osservata dall’Iss, riscontrata nel 97,2% di casi, seguita dal danno renale acuto (27,8%), dal danno cardiologico (10,8%) e dalla sovrainfezione (10,2%). Rapidissimo l’iter della malattia. L’Iss ha calcolato i giorni che passano dall’insorgenza dei sintomi al decesso: otto in tutto, quattro dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale e quattro dal ricovero in ospedale al decesso. Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso è risultato di un giorno più lungo in coloro che venivano trasferiti in rianimazione rispetto a chi non lo era.
Fra i sintomi più comuni osservati prima del ricovero domina la febbre (77%), seguita da dispnea (respirazione alterata per il 74%) e da tosse (42%). Meno comuni diarrea ed emottisi (emissione di sangue dalle vie respiratorie). il 5,2% delle persone non avevano sintomi al momento del ricovero.
Le terapie
Il report analizza anche le terapie usate nei pazienti positivi e deceduti durante il ricovero: la terapia antibiotica è stata quella più utilizzata (83% dei casi), meno utilizzata quella antivirale (52%), più raramente la terapia steroidea (27%). «Il comune utilizzo di terapia antibiotica – si legge nel rapporto – può essere spiegato dalla presenza di sovra-infezioni o è compatibile con inizio terapia in pazienti con polmonite». Tra i deceduti è stata registrata almeno una comorbidità nel 68,3% dei casi (patologie
cardiovascolari, patologie respiratorie, diabete, deficit immunitari, patologie metaboliche, patologie oncologiche, obesità, patologie renali o altre patologie croniche).