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Supermercati chiusi la domenica, passeggiate ridotte: si va verso nuova stretta

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Il rischio di nuove restrizioni è concreto, anche alla luce dell’andazzo attuale con un aumento esponenziale anche dei denunciati  per violazioni delle norme a tutela della salute pubblica. Nel mirino del presidente Conte e del consiglio dei ministri ci sono i supermercati, le passeggiate e tutte quelle attività – ancora consentite all’aperto – di cui si sta facendo però abuso. C’è chi – come riporta il sito web corriere.it – ritiene indispensabile chiudere i supermercati tutte le domeniche, chi pensa possa bastare una domenica sì e una no, chi vuole farli chiudere il sabato alle 15. C’è anche chi sostiene che occorrano altre limitazioni per il jogging. E dopo Campania e Sicilia anche gli altri governatori delle regioni italiane  invocano la presenza degli uomini dell’Esercito per presidiare il territorio e assicurare controlli ancora più stringenti. E le scuole: da escludere un rientro dopo il 3 aprile, più probabile un rientro tra i banchi a maggio, non da scartare l’eventuale che l’anno scolastico possa essersi chiuso in anticipo. Determinanti saranno gli sviluppi del contagio da coronavirus nelle prossime ore e le indicazioni che il comitato scientifico fornirà al governo.

 

I primi soldati sono arrivati ieri in Campania e Sicilia, già oggi altri reparti potrebbero essere schierati nelle altre regioni. In attesa del 25 marzo, giorno in cui dovrà essere firmato un nuovo decreto, il governo studia le misure per fermare il contagio da coronavirus. Se la proroga della «chiusura» per altri 15 giorni appare scontata, adesso bisognerà attendere le nuove «restrizioni» annunciate dal ministro Luigi Di Maio «se serviranno», dunque se le persone continueranno a uscire violando i divieti. Orario dei supermercati e negozi, scuole, sport all’aperto: sul tavolo del premier Giuseppe Conte c’è la richiesta pressante di governatori e sindaci per un stretta ancora più energica che costringa i cittadini a stare in casa. E questo naturalmente esclude che prima della fine di aprile possano essere riaperte le scuole.

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