Wendt si era era cominciato a mobilitare la scorsa settimana, quando aveva saputo del brutto incidente del blocco alle frontiere delle mascherine e delle tute protettive, uno stop deciso dalla Germania e poi sospeso dopo le veementi proteste dell’Italia e dalla Commissione Ue.
“Una vergogna”, dice. Dopo il decreto dello sblocco, Wendt aveva rimosso alcuni ostacoli burocratici che avevano continuato a impedire l’arrivo delle tute in Italia. Poi aveva cominciato a bussare alle porte delle autorità mediche della sua regione per accogliere dei malati italiani.
Nei giorni scorsi è cominciato così un intenso scambio tra le autorità della regione di Lipsia e la Lombardia. E grazie all’apporto dell’ambasciata tedesca a Roma, stamattina anche l’ultimo ostacolo burocratico è caduto, ed è scattato il sospirato via libera al trasporto dei malati. I sei saranno trasportati nelle prossime ore.