In diretta da Napoli, il professore Paolo Ascierto parla dell’intuizione di utilizzare il farmaco Tocilizumab per i pazienti affetti da coronavirus. Nel corso della puntata di questa mattina di #eseiprotagonista su LiraTv, il direttore dell’unità di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell’Istituto “Pascale” di Napoli, risponde anche ai tanti quesiti formulati in diretta dai telespettatori. Ascierto spiega che il Tocilizumab non agisce sul virus ma sulla complicanza del virus causata dalla risposta del sistema immunitario.
Non ci sono dati sulla sperimentazione della cura farmacologica, questi saranno comunicati direttamente dall’Aifa. Al momento sono 464 i centri che stanno seguendo la strada tracciata dall’Istituto Pascale di Napoli, diretto da Attilio Bianchi.
La trasmissione di approfondimento sul coronavirus #eseiprotagonista va in onda ogni giorno in diretta alle 8.30 del mattino su LiraTv, in replica alle ore 20.30. È possibile telefonare in diretta e fare domande al numero 089-771372.
Questi professori, medici, ad esempio il Prof. Galli passano ormai più tempo in interviste che a lavorare in corsia o laboratori. Il farmaco in questione era già stato sperimentato in Cina durante l’esplosione del Covid19 e il Prof. Ascierto traendo spunto da ciò ha trovato la sua “formula italiana” e gliene diamo merito ma come da lui stesso giustamente evidenziato “il Tocilizumab non agisce direttamente sul virus ma sulla complicanza del virus causata dalla risposta del sistema immunitario che porta alle brutte polmoniti e alla morte.
Non ci sono dati sulla sperimentazione della cura farmacologica, questi saranno comunicati direttamente dall’Aifa”. Quindi stiamo parlando di un farmaco che cura gli effetti del virus ma non le cause. Sarebbe necessario trovare velocemente un vaccino universale vista la grande percentuale di asintomatici. Ai politici e agli scienziati in questo triste momento consiglio di far meno chiacchiere sui mass media e più fatti. Questo chiediamo noi gente comune
a dire il vero anche l’Acido ascorbico in soluzione venosa ha risultati eccezionali (cioè vit-C), e non sarebbe neppure una cosa “poco scientifica”: è usata fin dagli anni 30 in ambito militare,a tutt’oggi, ha benefici notevoli in casi di infiammazioni acute ed è supportata da tantissimi studi scientifici.
Qui una nota però è necessaria: si parla di trattamenti OSPEDALIERI sotto stretto controllo MEDICO, quindi non serve a nulla abbuffarsi di integratori, si crea solamente un danno al fegato e l’eccesso viene espulso. Quello che possiamo fare da cittadini è il semplice uso quotidiano di frutta e verdura fresche, che in casi normali è più che sufficiente. Quello che ho scritto all’inizio, preciso nuovamente, sono cose che vanno fatte dai medici e in ospedale. Dopotutto è più che risaputo che la vitC è un potente antiossidante, ma come ogni cosa, mangiata in eccesso, provoca problemi o danni. La domanda piuttosto è “perchè non viene sperimentata su larga scala in ospedale” visto che ha benefici per tutta una serie di patologie anche gravi?