“Ci teniamo tutti alla libertà – ha esordito – ma la prima libertà da garantire è quella di vivere e tante misure severe prese hanno questo obiettivo. Questo comprime i problemi di autonomia della persona o della privacy, ma se serve ad evitare il contagio, è evidente che bisogna limitare questa libertà“.
De Luca ha posto poi l’accento sul volontariato, sull’opera del personale medico e sanitario e su chi garantisce i servizi essenziali.
“Dobbiamo tenere i nervi saldi e sapere che il problema è drammatico fin quando non saremo arrivati alla conclusione del cammino – ha continuato De Luca -. Il Governo sta facendo un lavoro importante, ma io ho una sola riserva. Abbiamo adottato in Campania misure più rigorose, prima delle regioni del Nord. Credo che sarebbe stato più efficace prendere da subito queste misure, perchè forse avremmo avuto un effetto più tempestivo.
Noi in Campania abbiamo fatto quello che abbiamo ritenuto più utile per la tutela dei nostri cittadini. So che la vita è diventata pesante, che siamo tutti sballottati. Adesso a scandire le nostre giornate ci sono solo il pranzo e la cena e a un momento iniziale di paura si sostituisce l’assuefazione. Bisogna stringere i denti ed avere fiducia. La battaglia non si vincerà a brevissimo, ma sarà vinta prima se faremo tutti i sacrifici che ci vengono richiesti“.
De Luca: “Governo fa lavoro importante, nessun conflitto”
“Il Governo sta facendo un lavoro importante, ha preso misure rigorose che condivido, sanzioni pesanti, ma sarebbe stato più efficace prenderle da subito queste misure. Avremmo impiegato meno tempo e avremmo stressato di meno i cittadini raggiungendo un effetto più tempestivo”. Così il governatore campano, che ha affermato di aver anticipato i tempi nell’aver assunto misure più severe, come chiusura parchi e stop dell’attività sportiva all’aria aperta.
De Luca ha sottolineato: “Nessun conflitto con il Governo, io parlo chiaro e ho alzato i toni per aiutare i cittadini ma in spirito di collaborazione. Noi siamo solidali con il Governo”. Il governatore fa riferimento alla lettera inviata al premier Giuseppe Conte e a diversi ministri in merito all’assenza di invio di dispositivi di sicurezza. “A me basta che mi si dicano cose chiare, mi si dica con sincerità in tempo utile ‘guarda che non ce la facciamo’ bisogna che qualcuno parli e ci informi”, ha spiegato.
“Lunedì sera eravamo arrivati ad un livello tale di criticità che mancavano le mascherine da destinare agli operatori del 118 e abbiamo parlato per questo chiaro e forte consapevoli che non è un problema della Campania ma nazionale. Lo abbiamo fatto con spirito di collaborazione ma non siamo interessati a dare i voti, non siamo legittimati a farlo, ma siamo interessati a risolvere i problemi”.
Il governatore: “In Campania due nemici, i ‘porta seccia’ e il virus”
Il governatore campano ha riferito: “Qui in Campania dobbiamo combattere due nemici. Il primo è il virus. Il secondo sono i ‘porta seccia’ (jella, ndr). Dicansi porta seccia i soggetti dotati di poteri oscuri che hanno ereditato, gente che sta male se le cose vanno bene. Avete un tale buco nero tra le vostre orecchie che non consente l’uscita del pensiero. Io ho detto che senza forniture eravamo vicino al collasso, loro hanno detto che la Campania è al collasso, non è arrivato alcun collasso”.
Il presidente campano: “Picco emergenza a inizio aprile”
Secondo De Luca, il picco dell’emergenza arriverà “alla fine della prima settimana di aprile con più di 3mila contagi”. “Ce la possiamo fare – ha poi ribadito – a condizione che ogni livello faccia la sua parte. Per quello che riguarda la Campana garantisco che ce la facciamo al netto delle forniture che devono arrivare”.
Il presidente della Regione ha poi aggiunto: “La battaglia non si vincerà a brevissimo ma sarà vinta se faremo i sacrifici che ci vengono richiesti. Nessuno di noi e men che meno chi ha responsabilità istituzionali ha una vita tranquilla. Dobbiamo stringere i denti ma credetemi che ce la faremo”.