“In un momento così difficile la salute è la priorità più grande”, spiega Inzaghi, che come suo fratello Simone, alla guida della Lazio, col Benevento sta vivendo una stagione esaltante. “L’unica cosa che mi sento di dire e pensare è che, nel momento in cui tutto finirà, noi vogliamo ricominciare a giocare.
La cosa più giusta è logica è tornare a farlo, vogliamo finire quanto iniziato per otto mesi per evitare equivoci e che qualcuno subisca dei danni. Va bene anche ad agosto, non capisco chi dice il contrario, né quali interessi ci siano. Qualunque altra decisione penalizzerebbe qualcuno, tra ricorsi in tribunale e fallimenti di società e il calcio non perderebbe due mesi ma due anni”.
L’ex attaccante milanista, due volte campione d’Europa in rossonero, a Sky Sport 24 parla anche della sua ex squadra e della maglia che indossava: “Non esiste la maledizione della numero 9: se la mettesse Ibrahimovic, sarebbe finita. Quando la indossano dei grandi giocatori, la maledizione scompare.
Non era giusto ritirarla quando la indossò Van Basten o il sottoscritto, è una maglia importante che tornerà presto a segnare”. Sugli attaccanti azzurri, invece: “Immobile è il miglior giocatore italiano, è decisivo e lotta su ogni pallone. È il centravanti che mi piace di più e con lui la Nazionale è a posto. Poi ci sono dei giovani interessanti, come Cutrone, che a Firenze può fare bene”.
fonte Gazzetta.it