«Sono fieramente contento del suo alto livello di premier al nostro governo nazionale – sottolinea– Non vorrei trovarmi al suo posto ed in questo delicato momento, che non ha precedenti, capisco le tantissime difficoltà a far fronte alle esigenze della nostra amata Italia. Apprezzo gli sforzi che sta sopportando, cosa non facile e non da tutti. Come cittadino mi sento onorato della sua presidenza.
Ma voglio solo richiamarla ad un’attenzione che fa parte della mia esistenza personale e professionale. Io sono stato e sono attualmente dirigente di una sigla sindacale attenta agli interessi dell’Italia, degli italiani, delle aziende e particolarmente dei lavoratori per tutto il tessuto economico della nostra nazione, ma ora mi corre l’obbligo di sensibilizzare con umiltà, che quando si presentano momenti di confronto tra governo e parti sociali, non si dovrebbero utilizzare metodi discriminanti».
Per Vicinanza, sarebbe quindi opportuno convocare un tavolo di confronto «invitando anche la nostra sigla Cisal, altrimenti può sembrare che anche il governo, in maniera strumentale e poco rispettosa, sostiene ciò che sostengono altre sigle sindacali, da sempre, nei nostri confronti».
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