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Medico contagiato nel golfo di Policastro: la ricostruzione dei fatti

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Un altro caso di contagio da Covid-19 a Vibonati dopo che nella giornata di venerdì si era avuta notizia della positività di un 58enne del posto. Lo scrive OndaNews.

Dopo l’analisi dei tamponi effettuati sugli altri familiari conviventi dell’uomo oggi si è avuta la conferma di una persona contagiata che appartiene allo stesso nucleo familiare, così come comunicato dal Direttore Sanitario dell’ospedale di Sapri, Rocco Calabrese.

Salgono così a due i casi complessivi di contagio nel Golfo di Policastro.

Il medico risultato positivo a Vibonati, primo contagiato nel Golfo di Policastro, ha creato oltre che timore e attenzione, anche accuse con il sindaco di Sapri, Antonio Gentile, che ha dichiarato che si è rivolto alla Procura per capire se qualcosa non è andato per il verso giusto. Lo scrive Italia2tv.it.  Ma cosa è accaduto?

Il 19 marzo il medico di Vibonati avverte il medico di base di avere dei sintomi, e viene allertato il Dipartimento prevenzione del Distretto Vallo di Diano-Golfo. Sono due gli uffici, quello di Sant’Arsenio e uno nel Golfo. Si avvia la vigilanza attiva sul medico. Questo senza avvertire altri enti in quanto non è previsto nel protocollo, di solito può avvenire come prassi ma non è un obbligo. Dopo due settimane il medico viene sottoposto tampone, e il primo aprile arriva l’esito: positivo.

Dopo l’arrivo del documento ufficiale il Dipartimento avvia l’iter previsto con le comunicazioni a sindaco e Asl. L’uomo era già in quarantena e non avrebbe dovuto avere contatti. Allo stesso modo anche altri parenti sarebbero dovuti restare a casa, e invece, a quanto pare – per la spesa almeno – sono usciti soprattutto a Sapri. Questo ha fatto scoppiare l’ira dei primi cittadini di Vibonati e Sapri e Gentile ha accusato anche il Dipartimento di mancata vigilanza. Tuttavia quotidianamente – a quanto risulta – veniva rispettato il protocollo con contatti telefonici.

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