È noto, così come ricordato anche recentemente dall’OMS, «che il denaro passa di mano
con frequenza e può catturare ogni tipo di batterio o di virus, per questo suggeriamo
alle persone di lavarsi le mani dopo aver maneggiato i soldi».
Pur tuttavia, ad avviso della scrivente, nel caso del Covid-19, oltre al lavaggio delle mani,
sarebbe di decisiva importanza un intervento di disinfezione del “circolante”, così come
attuato in Cina, per ridurre radicalmente la diramazione virale, brevi manu, tra le persone.
Per questo motivo, tra le diverse misure di prevenzione, già decise dal governo,
e in coerenza con l’inderogabile necessità di interrompere la propagazione del Covid-19,
si chiede di conseguire, anche presso Poste Italiane, un’adeguata attività di disinfezione
delle banconote, attraverso le esistenti ditte specializzate e le apparecchiature previste,
ai vari livelli di movimentazione, di deposito e di prelievo del contante, interrompendo,
così, un fondamentale vettore di contagio e salvaguardando i lavoratori e la popolazione
Le banche iniziano a mettere paura sui contanti perché sperano che venga incentivato l’uso delle carte di debito così potranno lucrare con piccoli balzelli e noi pagheremo questo è saremo anche definitivamente controllati su tutto quello che faremo.
Esposito non ti chiamo neppure dottore perché sei un venduto, perché non pubblichi commenti che criticano la casta delle banche. Venduto