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Virus e calcio, Gravina (Figc): “Ipotesi fine campionati in autunno”

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Restano ancora molti dubbi intorno alla possibile ripresa degli allenamenti e successivamente del campionato di Serie A. Non tutti pensano che sia giusto riprendere ad allenarsi, a cominciare dal Milan, con Gazidis che ieri ha ribadito che al primo posto debba esserci sempre la salute dei giocatori, degli staff e di chi lavora intorno al calcio.

Non convince tutti neanche l’idea di un maxi ritiro di un mese e mezzo che isoli le squadre dal resto del mondo: resterebbero i contatti con i dipendenti al seguito. Giovedì ci sarà un nuovo incontro tra le varie componenti della FIGC, che sarà il preludio dell’incontro tra Gravina e il ministro Spadafora previsto per venerdì. Sempre Gravina ieri ha lanciato una proposta che ha sollevato non poche discussioni: “Finire i campionati a settembre-ottobre? È un’ipotesi”.

Intervistato dalla Domenica Sportiva, Gabriele Gravina ha messo in campo un’idea quasi impensabile: concludere la Serie A non in estate, soluzione già estrema e del tutto eccezionale, ma addirittura in autunno. Perché questa stagione si deve giocare per forza.
Sembra quasi una minaccia. Ed in effetti lo è.

Il messaggio del n.1 della Figc era rivolto a quei presidenti che negli ultimi giorni stanno facendo di tutto per chiuderla qui, e rivedersi a settembre. Sportivamente forse sarebbe anche la soluzione più giusta, ma il sistema calcio non può permetterselo dal punto di vista economico.

E soprattutto quei patron non agiscono per senso dello sport, ma solo per interesse personale: se Lotito riprenderebbe a giocare pure domani in piena pandemia perché convinto che la sua Lazio può vincere lo scudetto, a spingere per lo stop definitivo sono proprio quei club che sperano di evitare la retrocessione o tagliare costi. La Serie A continua a dare il peggio di sé.

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