I fatti di questi giorni dimostrano che, di fronte alla necessità di liquidità per imprese e individui, lo Stato ha agito attraverso il sistema delle anticipazioni di cassa – ovvero anticipando somme di denaro già impegnate che non saranno più liquidate alla scadenza già prevista e quindi un’anticipazione di qualche mese sulle somme da versare agli enti locali – e della garanzia di prestiti.
In entrambi i casi, la liquidità necessaria è immessa nel sistema-paese dalle banche. Peraltro, dovremmo anche ricordare che lo stesso Stato deve ancora onorare molti degli impegni di pagamento nei confronti di imprese e privati. A luglio scorso, si parlava in media di circa 30-35 miliardi di euro.
Senza l’intervento delle banche non è più dunque possibile, in Italia, far fronte a una qualsiasi emergenza; anche se occorre precisare che le stesse banche nazionali fanno parte di un sistema europeo che direttamente fa capo alla BCE e pertanto, in maniera sbrigativa, diremo che loro stesse dipendono dall’azione della banca centrale dell’Ue.
Non so se avete mai sentito parlare della teoria “ordoliberalista” (o ordoliberista) secondo cui lo Stato deve farsi carico attivamente di mantenere e propiziare un ambiente favorevole alla crescita e allo sviluppo dei mercati? A differenza della teoria “classicoliberale”, in cui lo Stato mantiene la sua autonomia di soggetto regolatore – esterno e non interno ai mercati (!) – l’ordoliberalismo sostiene, immediatamente dopo la fine della seconda guerra mondiale e in particolare: “l’attribuzione di specifiche responsabilità ad istituzioni indipendenti: la politica monetaria dovrebbe essere affidata ad una banca centrale indipendente dal potere politico e avente lo scopo di garantire la stabilità della moneta ed un tasso di inflazione minimo mentre il governo ha la funzione di gestire la politica fiscale secondo il principio del pareggio di bilancio; la creazione di un sistema minimo di aiuti sociali universali, una moderata ridistribuzione della ricchezza mediante un sistema fiscale progressivo ed il salario minimo legale, affinché tutti abbiano la possibilità di partecipare al ‘gioco’ del mercato sviluppando capacità imprenditoriali” (Wikipedia).
Pensate dunque che questo progetto non sia stato perseguito e nel presente in gran parte realizzato? Pensate che la realizzazione di questo progetto sia in tutto o in parte valida ed efficace? Pensatela come meglio credete, ma sappiate che alla realizzazione di questo progetto hanno partecipato negli ultimi 25 anni tutte le forze politiche di destra e di sinistra, quasi indistintamente.
Infatti, in Italia, artefici principali sono state piuttosto le forze politiche di sinistra, già uscite sconfitte dal precedente confronto con il liberalismo classico, avviato nella sua periodizzazione moderna dai filosofi illuministi alla fine del XVII secolo.
Angelo Giubileo