CONTAGIATI IN OSPEDALE, SINDACO TORQUATO DICE BASTA
“I recenti casi di pazienti infetti covid a seguito di accesso o ricovero all’Umberto I di Nocera Inferiore, quelli pregressi, i ripetuti richiami all’attenzione su tal punto da parte del sottoscritto già un mese fa e a seguito dei casi di medici o infermieri in Pronto Soccorso o in emodinamica, al di là delle misure messe finora in campo, richiedono una immediata maggior attenzione ed un immediato rimedio che non può tardare oltre.
La nota odierna ricevuta per conoscenza anche dallo scrivente da parte di infermieri e tecnici delle UU.OO. P.O. Umberto I del 7 aprile conferma tutte le mie preoccupazioni al riguardo. Dotazioni personali di protezione e sicurezza, adeguata campionatura del personale medico e paramedico con test tampone di screening, percorsi scuri di accesso. E, aggiungo, un adeguato controllo su come i responsabili di reparto e personale, gestiscono accesso visitatori e pazienti.
E’ ormai urgentissimo se non vogliamo rincorrere pazienti riversati sui territori e aggravare l’emergenza che poi i sindaci non riuscirebbero a gestire a causa di un corto circuito tra Ospedale e territorio che si genererebbe. Vi chiedo perciò interventi immediati ed efficaci in tal senso. Sapete bene che l’Amministrazione comunale che reggo vi ha sempre affiancato, anche con interventi concreti.
Talvolta sollecitato più che tempestivamente ad azioni da voi poi messe in campo (dalla delocalizzazione a Scafati alle dotazioni strumentali container respiratori ecc.). Tale vuole essere la nostra collaborazione sollecita e di segnalazione. Di “non rilassamento”. Se viene percepita come interferente ce ne scusiamo, ma non per questo vi rinunciamo, essendo nostro dovere dire quello che non va e chiedervi di porre immediato rimedio.
E’ il compito cui non intendiamo venir meno, per la difesa della salute dei nostri concittadini, per richiamare alla attenzione dovuta e tempestiva chi sappiamo essere impegnatissimo come voi, e come noi, in queste settimane giorni ed ore. Vi chiediamo di intervenire e provvedere, subito ed efficacemente a che l’Umberto I non diventi luogo di infezione anziché di cura”.