Il sindaco di Eboli, Massimo Cariello, interviene sulla questione migranti e gestione dell’emergenza, al fine di rassicurare quanti hanno posto l’attenzione sull’argomento nelle scorse ore.
«Fin dai primi giorni dell’emergenza Covid-19 – spiega Cariello – abbiamo stretto le maglie di una rete di sostegno ai migranti che già esiste e lavora sul territorio. La Croce Rossa Italiana già da qualche settimana con un presidio fisso a Santa Cecilia sta svolgendo un altro importante compito.
È proprio qui, infatti, che avviene la distribuzione di beni di prima necessità e di prodotti per l’igiene ai cittadini stranieri, a cura dei volontari, ed è attivo un servizio di misurazione della temperatura corporea, al fine di intercettare eventuali sintomi di contagio e predisporre eventuali tamponi diagnostici.
La Caritas e la Cooperativa San Paolo, invece, gestiscono le due strutture di accoglienza presenti nella Piana, Torre Barriate e villa “Falcone- Borsellino” che, in questo momento più di sempre, rappresentano due presidi fondamentali per la comunità migrante che vive nelle nostre frazioni rurali e prossime alla costa».
Inoltre, grazie alla Protezione Civile, quotidianamente vengono diffusi avvisi mobili in lingua, al fine di far giungere le informazioni riguardanti le misure anti-contagio da adottare anche alla popolazione straniera. Nella frazione Santa Cecilia, poi, che è punto di riferimento per i tanti lavoratori stranieri della Piana del Sele, è stata rafforzata la presenza della Polizia Municipale, per effettuare maggiori controlli.
«Prima ancora che fosse predisposto un piano Socio-Economico regionale di emergenza – continua Cariello -, in data 26 marzo, (nota prot. n.13628) abbiamo scritto direttamente al Governatore De Luca, per condividere le nostre preoccupazioni con le istituzioni regionali, chiedendo un sostegno straordinario per affrontare l’emergenza. E proprio grazie al contributo che sarà erogato dalla Regione, nei prossimi giorni, metteremo in campo ulteriori azioni».
Il Piano Socio Economico regionale, infatti, prevede un potenziamento dei servizi di trasporto, per contenere il rischio di contagio tra i lavoratori impiegati nelle aziende agricole, interventi di mediazione e di supporto psicologico, campagne di comunicazione e di informazione per accrescere la consapevolezza del rischio presso i migranti.
Infine Cariello si sofferma sulle notizie riportate negli scorsi giorni da alcuni quotidiani salernitani: «In merito agli articoli apparsi sulla stampa locale, in cui si parla di una presunta emergenza nell’emergenza, vissuta dai cittadini stranieri nella Piana di Eboli, preciso che nessuna segnalazione ufficiale è pervenuta al Comune, né da parte delle autorità sanitarie, né da parte di terzi.
Il 7 aprile (nota prot. n.16102) ci siamo, in ogni caso, subito attivati presso i vertici dell’Asl Salerno e per conoscenza indirizzando la comunicazione al Prefetto Russo, per capire se, realmente, la situazione sia così drammatica e per capire, eventualmente, di chi sono le responsabilità di un ipotetico mancato soccorso e quali sono le soluzioni da attivare».
Il primo cittadino conclude: «Siamo presenti e attivi nel controllo e nel monitoraggio di questa situazione, consapevoli che la già precaria condizione vissuta da molti potrebbe diventare un pericolo per tutti».