Il tratto di strada in oggetto era stato chiuso a seguito delle operazioni di verifica statica delle strutture, per cui il traffico veicolare era stato bloccato lo scorso dicembre considerate le condizioni di instabilità in cui versava il ponte prevedendo quindi una riapertura della strada in un unico senso di marcia, con l’esclusione dei mezzi pesanti.
Un altro ponte ha richiamato la nostra attenzione nelle ultime ore, purtroppo, tutti hanno seguito la vicenda del ponte sul fiume Magra, tra Albiano e Caprigliola nel comune di Aulla, che si è accartocciato su sè stesso, ed è crollato. Il ponte, in provincia di Massa Carrara, è una direttrice chiave verso la provincia di Spezia. Di competenza ANAS, è lungo circa 260 metri e alto 7-8 metri circa.
È crollato per mancanza di adeguata manutenzione e va precisato che il ponte in questione era stato preso in gestione dall’ANAS dal 2018 e si innesta su una strada statale, la SS 62, non su una strada provinciale. Per fortuna lo scarso traffico dovuto all’emergenza coronavirus ha evitato che fossero coinvolti molti veicoli, si registrano solo due feriti per fortuna con problemi poco gravi.
Mi unisco quindi all’appello del Presidente dell’UPI, Michele De Pascale, perché si dia il via ad un grande piano di investimenti sui 130 mila chilometri di strade provinciali del nostro Paese, su cui insistono circa 30.000 tra ponti, viadotti e gallerie, e sulle oltre 7.400 scuole superiori. Noi come Province stiamo tutti continuando a progettare.
La Provincia di Salerno per esempio, nonostante la scarsità di risorse, si è attivata con un programma di verifiche, andando a censire e geolocalizzare oltre 752 ponti viadotti e cavalcavia. Tutti noi come Province potremmo aprire subito più di mille cantieri che non solo potrebbero mettere in sicurezza un intero patrimonio pubblico, ma che contribuirebbero a far ripartire l’economia.
Il ponte crollato di Aulla, è bene ricordarlo, dal 2018 era stato inglobato nella rete viaria statale. L’ANAS riceve finanziamenti dieci volte superiori a quelli delle Province per manutenzione ed investimenti. Per ogni chilometro di strada l’ANAS riceve circa 22 mila euro, mentre per ogni chilometro di strada le Province ricevono non più di 2 mila euro. Non aggiungo altro.
Si parta subito con una procedura di assegnazione delle risorse direttamente alle Province attraverso un Piano di messa in sicurezza, manutenzione e modernizzazione della rete viaria provinciale. Dobbiamo essere in grado di tutelare la sicurezza dei nostri cittadini prima che accadano altri episodi del genere.”