Molti cittadini ci fanno sapere i blocchetti contenenti i buoni sono arrivati a destinazione rispettando la tabella di marcia prevista dal Comune. Il grande sforzo è possibile anche grazie al lavoro della ditta specializzata “Salerno Trasporti”, a cui il Comune aveva deciso di affidare questo arduo compito svolgendo il servizio di consegna dimiciliare in forma totalmente gratuita e senza onere alcuno per la Civica Amministrazione.
Le operazioni di consegna, come tutte le fasi fino ad oggi svolte, sono seguite in prima persona dal Sindaco, Vincenzo Napoli e dall’Assessore alle Politiche Sociali Nino Savastano, dal Capo Staff Vincenzo Luciano e dai Direttori dei Settori Politiche Sociali e Sistemi Informativi.
Le istanze complessivamente pervenute sono circa cinquemila. Circa il settanta per cento sono state sin ora valutate idonee alla concessione del beneficio. La valutazione delle istanze di ammissione ha richiesto un’attenta elaborazione in quanto la compilazione delle stesse da parete dei cittadini è stata in molti casi imprecisa.
Lo sforzo è stato comunque quello di assicurare al maggior numero possibile di richiedenti, secondo tempistiche più che ragionevoli, l’erogazione dei buoni spesa pur in presenza di qualche difetto meramente formale dell’istanza.
La percentuale di istanze e di ammissioni corrisponde in linea generale alle stime di massima del Comune di Salerno che tramite la rete dei Servizi Sociali ha un monitoraggio costante del disagio sociale ed economico presente nel territorio.
Coloro che non abbiano ricevuto i buoni spesa entro Pasqua dovranno ritenersi esclusi (in una sorta di silenzio-rigetto) dalla concessione del beneficio. Saranno comunque contattati, nei giorni successvi alle festività, a cura del Settore Politiche Sociali del Comune di Salerno per approfondire ulteriormente la valutazione della pratica con eventuali correzioni e/o integrazioni.
Preciso che l’iniziativa del comune è stata lodevole.. Una domanda volevo fare sperando che qualcuno che ha partecipato all’iniziativa legga e possa rispondere.. E capitato che in un supermercato di Salerno il conto fosse di euro “quaranta” e la cassiera ha detto che la spesa è divisa cioè anzicche prendere quattro buoni da “dieci” euro ha pne ha presi due e l’altra metà invece in contanti… Può essere??
x salernitano mi sembra strano…se fosse così è opportuno segnalarlo alla società che emette i buoni indicando il supermercato.
Vorrei capire in questo momento la categoria dei più bisognosi come e stata valutata visto che chi ha un attività autonoma chiusa da più di un mese come me con casa in affitto moglie e figlio ed unico reddito e senza altre disponibilita si e visto escluso dalla distribuzione dei buoni spesa attendo risposte dal comune dopo la pasqua fra contributo INPS di 600 euro e buoni spesa noi autonomi non abbiamo ancora visto un centesimo per la serie nessuno sara abbandonato grazie.
stamane sono andato dal supermercato segnalato da voi di fronte al distretto militare: fuori ha il cartello “non si accettano buoni solidali del comune”!! poi sono andato da quello prima della caserma d’avossa: conto di 37 euro voleva tre buoni + 7 euro da pagare, al che ho preso un’altro prodotto per arrotondare a 40 euro. ps ho dovuto pagare a parte 1 bottiglia di vino e 2 di birra: perchè non si possono acquistare con i buoni? grazie
x salernitano i buoni possono essere utilizzati solo per alimenti freschi (ad esempio latte, formaggi, salumi, carne, ecc….) e non per tutti prodotti (ad esempio sono esclusi patatine, salativi, bibite gasate, ecc…). Alla cassa ti diranno il l’importo totale della spese suddiviso in quello per il quale puoi pagare con i buoni e quello da pagare in contanti.
Può darsi sia successo che nella tua spesa ci fossero prodotti non contemplati (e ce ne sono)
con l’acquisto attraverso questo tipo di buoni,e magari trovandosi in condizioni di disparità del
totale il /la commessa abbia integrato con i contanti,anche se a me sembra strano che fossero
la metà i prodotti non acquistabili.
Hanno beneficiato i meno bisognosi, e noi italiani no… non per discriminare ma filippini russi ecc… Loro hanno la priorità… Su di noi… Controllate meglio chi si è chi no..
Se ti vai a rileggere il modulo per avere questi “benefici”queste persone NON ITALIANE
devono avere cod. fisc. CITTADINANZA,RESIDENZA in questo comune,docum. di identità di questo comune vari indrizzi telefonici,e_mail,specificare il loro reddito e le loro giacenze in c/c ed altre cose
ancora… un minimo di tasse lo pagano.Se poi fanno qualcosa in nero sta alle autorità preposte a stabilirlo,ma se lo fanno,non sono solo loro ad avvantaggiarsene ma anche chi glielo permette, e stai tranquillo che la maggior parte sono ITALIANI.Controllare? se controllano sul serio sai quante figure d
“nutella” facciamo noi ITALIANI? E poi:”hanno beneficiato i meno bisognosi” e chi altro dovrebbe avuto beneficiarne?
Per l’amico rosario birra vino non sono beni primari se tieni bisogno compra le cose necessarie
I buoni spesa sono arrivati a chi vogliono loro senza rispetto delle regole.. infatti non presenteranno la lista di chi li ha ricevuti.. altrimenti troveremo i nomi di famiglie che hanno sui c/c bancari patrimoni enormi.. poi partono le denunce al ministero e su tutte le TV e giornali nazionali.. vi farò vedere