Abbiamo tutti gli interessi per ripartire e preservare i principi del merito sportivo, ma solo quando le autorità sanitarie e politiche ci diranno che ci sono le condizioni per farlo.
Ci affidiamo a loro e al grande lavoro di responsabilità che sta portando avanti il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, nella speranza di poter portare anche un po’ di gioia al Paese. Non spetta a me farlo. Ho registrato le dichiarazioni del presidente del calcio mondiale, Gianni Infantino, che ci dice continuamente che si deve ripartire senza fretta e quando ci saranno le condizioni di sicurezza per riprendere.
Non c’e’ una data, ci sono diverse ipotesi in campo, ma bisogna vedere che tipo di disposizioni ci verranno date. Credo sia assolutamente prematuro e sbagliato parlare di ipotesi del genere, come dice Infantino c’e’ tutto il tempo, ma in primis sono necessarie le condizioni di massima sicurezza che dovranno affermare governo e autorità preposte; poi bisogneraà garantire la regolarità delle competizioni e quindi affermare il principio superiore del merito sportivo.
Le eventuali decisioni vanno prese insieme con equilibrio e senso di responsabilità, sono contrario a qualsiasi ipotesi dettata da fantasia o esercizi non conformi alle regole che abbiamo, che hanno tutti i sistemi calcistici e che piu’ in generale sono legate al diritto. Servono buonsenso, responsabilità e ragionevo lezza.
L’ad del Monza, Adriano Galliani, prospetta la fine di questa stagione e l’inizio della nuova nel 2021. Anche lui fa affermazioni di buonsenso, applica i criteri della massima sicurezza che e’ pregiudiziale a tutto e che non dipende da noi.
Noi possiamo garantire trasparenza, uniformità e merito sportivo, sono questi i fari che devono guidarci in questo momento di una crisi cosi’ profonda che il calcio, dal dopoguerra a oggi, non aveva mai vissuto. Bisogna agire con senso di equilibrio e responsabilità, aspettiamo le decisioni delle autorità pubbliche”.
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