L’Agenzia delle Entrate con comunicato del 10 marzo 2020 rende noto che a seguito dell’emergenza sanitaria, derivante dalla diffusione del Covid-19, e a seguito dell’emanazione del DPCM del 9 marzo 2020, è necessario ridurre al minimo l’affluenza dei contribuenti, presso gli Uffici territoriali e quelli provinciali dell’Agenzia delle Entrate.
Si porta a conoscenza dei contribuenti che molti dei servizi, offerti dall’Agenzia delle Entrate agli sportelli, possono essere gestiti tramite e-mail o pec utilizzando i servizi dell’Agenzia (con o senza registrazione). Gli indirizzi della PEC sono reperibili sul sito internet dell’ADE. Per accedervi cliccare su: AGENZIA ENTRATE.
I servizi gestiti tramite e-mail o pec sono per le seguenti categorie:
♦ Dichiarazioni;
♦ Agevolazioni;
♦ Pagamenti;
♦ Rimborsi;
♦ Fabbricati e terreni;
♦ Accertamenti e regolarizzazioni;
♦ Istanze:
♦ Comunicazioni;
♦ Verifiche e ricerca;
♦ Assistenza;
♦ Altri servizi.
Per questi servizi sarà possibile presentare istanze e documenti, che saranno lavorati in back-office, il cui esito sarà comunicato dall’ufficio sempre con posta elettronica.
Per coloro che già posseggono le credenziali per accedere ai servizi telematici (Fisconline, Entratel o Spid), è importante che continuino a usare gli appositi servizi già presenti all’interno dell’area autenticata.
A Fisconline possono registrarsi, e accedere, tutti i contribuenti maggiori di 16 anni, compresi i cittadini italiani residenti all’estero, le società e gli enti.
Per registrarsi cliccare sul Fisconline.
La registrazione permette di eseguire molte operazioni fiscali direttamente da casa.
Non è proprio un fai tutto da te, ma i servizi essenziali possono essere espletati senza molte difficoltà.
L’abilitazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Fisconline) per ricevere il PIN personale, può essere richiesta attraverso il sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
In alternativa è possibile inviare il MODULO di RICHIESTA, firmato digitalmente, in allegato a un messaggio di posta elettronica certificata (PEC). L’indirizzo PEC deve essere di uso esclusivo del richiedente in modo da garantire la riservatezza della prima parte del codice pin e della password iniziale che verranno inviati dall’Agenzia. La seconda parte del pin verrà prelevata direttamente dal richiedente sul sito.
La semplificazione di cui innanzi è oggi motivata dalla necessità di contenere il rischio di contagio, ma quel che oggi è una facoltà potrà essere un modus operandi anche per il prossimo futuro, e attuare ogni possibile semplificazione per i cittadini e non solo con il fisco.
Tutte le pubbliche amministrazioni dovrebbero operare con il principio della funzionalità, così da rendere semplice ogni procedura, e con tempi certi e tempestivi.
Appuntiamo che sul sito della Funzione Pubblica si legge con chiarezza che la semplificazione è necessaria per:
➣ Semplificare per crescere e liberare risorse per lo sviluppo del Paese.
➣ Semplificare per dare certezza ai diritti dei cittadini.
➣ Semplificare per un’amministrazione che funzioni meglio e costi meno.
Leggi e decreti si sono susseguiti negli anni, a partire dalla Legge 7 agosto 1990, n. 241, alla Legge 7 agosto 2015, n. 124 in materia di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni e alla Legge 19 giugno 2019, n. 56.
All’art. 3, comma 2 della Legge 19 giugno 2019 si legge:
Al fine di accrescere l’efficienza dell’organizzazione e dell’azione amministrativa, le amministrazioni predispongono il piano dei fabbisogni, tenendo conto dell’esigenza di assicurare l’effettivo ricambio generazionale e la migliore organizzazione del lavoro, nonché, in via prioritaria, di reclutare figure professionali con elevate competenze in materia di:
- a) digitalizzazione;
- b) razionalizzazione e semplificazione dei processi e dei procedimenti amministrativi;
- c) qualità dei servizi pubblici;
- d) gestione dei fondi strutturali e della capacità di investimento;
- e) contrattualistica pubblica;
- f) controllo di gestione e attività ispettiva;
- g) contabilità pubblica e gestione finanziaria.
Come evidenziato innanzi, le leggi ci sono, e dovrebbe essere possibile semplificare ulteriormente i servizi di tutte le pubbliche amministrazioni, al fine di favorire e agevolare la vita ai cittadini e alle imprese, riducendo al massimo la burocrazia.
L’uso della telematica, e una maggiore e attenta semplificazione, può permettere di rendere, in maniera soddisfacente, l’80% dei servizi a cittadini ed imprese, in maniera semplice e veloce con burocrazia tendente allo zero.
Il coronavirus ci sta insegnando che è possibile cambiare e fare bene, anche stando lontani; ma quel che più conta è comprendere che non è necessario recarsi presso gli uffici, mettersi in fila per consegnare una ricevuta di pagamento, ritirare una raccomandata o richiedere un certificato.
Luca De Franciscis
dottore commercialista