Coronavirus: la Spagna forza la riapertura delle attività economiche

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Ritenendo forse già passato il drammatico picco dell’epidemia di Coronavirus nelle ultime due settimane, che hanno proiettato la Spagna in testa ai record negativi di questa pandemia (166.831 contagi, 17.209 morti alle 10:30 del 13 aprile, secondo il grafico della John Hopkins University), il governo Sanchez prova da oggi prova a ripartire.

I provvedimenti adottati, e già contestati da molti operatori sanitari e da parte delle forze politiche e amministrazioni territoriali, ad esempio la Catalogna – come spiega El Pais – faranno ripartire alcune attività “non essenziali”, come uffici, edilizia e industria. Resteranno per ora ancora chiusi scuole, cinema e teatri, ristoranti locali e bar.

La ACB (pallacanestro) sta studiando un concentramento di squadre alle Canarie (qui), e La Liga calcio ha già individuato le linee guida per concludere la stagione in estate.

Sono state prescritte tuttavia soltanto misure stringenti sui posti di lavoro e nel trasporto pubblico senza alcuna novità rispetto a quanto già indicato nei mesi passati: distanziamento, uso di disinfettanti e mascherine eccetera, controlli nelle strade, la distribuzione gratuita di 10 milioni di mascherine sui mezzi pubblici a chi non può andare al lavoro sui mezzi privati e la pubblicazione di un decalogo di comportamenti igienico-sanitari corretti.

Quella del governo Sanchez sembra una scommessa davvero pesante, per un paese che ha sottovalutato in maniera disastrosa l’avanzare del virus.

Olindo Nuzzo

2 Commenti

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  • Solo In Italia sembra di stare in carcere a New York con 95.000 casi la gente può uscire con le dovute precauzioni ma può uscire per fare una passeggiata ,solo qua sembra di stare in carcere agli arresti domiciliari che pure per prendere un po’ di sole arrivano gli aerei millitari . Un Paese che fa ridere

  • Massimo, non lo dire che ti deportano, i democratici e i loro zombies qui in giro. A loro ragionare non interessa, sono troppo presi da fare le solite caxxxate coi tags felici di staresuid divani oaf are un caxxo acasa, sono sicuramente quelli che ricevono i soldi a prescindere dal lavoro che fanno.
    Se fosse stata una cosa seria, questa della distanza, allora avrebbero tenuto apertu tutto, dall’inizio, con la SOLA limitazione delle distanze! Lo capite o no? e invece è vietato uscire da soli, nei boschi, di sera, andare nelle seconde case, in barca. Tutte stupidaggini se pensate al concetto di distanza che da un lato dicono sia fondamentale, dall’altro lo usano solo quando fa comodo. Forse un giorno capiranno anche i piu ottusi che è solo una scusa per soggiogare i popoli e tracciarli in tutto, fisicamente e nelle opinioni. Ma sarà tardi.
    Se era 15giorni l’incubazione come mai stiamo ancora con casi nuovi dopo 40 giorni?

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