I provvedimenti adottati, e già contestati da molti operatori sanitari e da parte delle forze politiche e amministrazioni territoriali, ad esempio la Catalogna – come spiega El Pais – faranno ripartire alcune attività “non essenziali”, come uffici, edilizia e industria. Resteranno per ora ancora chiusi scuole, cinema e teatri, ristoranti locali e bar.
La ACB (pallacanestro) sta studiando un concentramento di squadre alle Canarie (qui), e La Liga calcio ha già individuato le linee guida per concludere la stagione in estate.
Sono state prescritte tuttavia soltanto misure stringenti sui posti di lavoro e nel trasporto pubblico senza alcuna novità rispetto a quanto già indicato nei mesi passati: distanziamento, uso di disinfettanti e mascherine eccetera, controlli nelle strade, la distribuzione gratuita di 10 milioni di mascherine sui mezzi pubblici a chi non può andare al lavoro sui mezzi privati e la pubblicazione di un decalogo di comportamenti igienico-sanitari corretti.
Quella del governo Sanchez sembra una scommessa davvero pesante, per un paese che ha sottovalutato in maniera disastrosa l’avanzare del virus.
Olindo Nuzzo