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“Scuole aperte a settembre”: la proposta del consiglio di Sanità

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“Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, intervenuto a ‘Che tempo che fa’ su Rai2. Ma la decisione, ha precisato, “spetta al governo. Quello che mi preoccupa di più al momento – ha avvertito – è se si abbandonano i comportamenti individuali che ci hanno portato a limitare il numero dei ricoverati e ridurre il numero dei morti. Se chiudere le attività produttive e attuare il distanziamento sociale e la limitazione delle libertà personali è stato doloroso, riaprire senza che il Paese torni nell’emergenza è un’operazione delicata”.

Al momento l’eventuale riapertura delle scuole è legata alla data del 18 maggio. Maturità senza scritti ed esami di terza media annullati. Sono le novità inserite nel decreto scuola da poco approvato, qualora gli istituti scolastici non dovessero riaprire entro il 18 maggio, quando resterebbero solo 4 settimane per salvare il salvabile di un anno scolastico fermo al 21 febbraio come lezioni tradizionali.

In questo caso tutti gli alunni saranno ammessi all’anno successivo, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre, ma come ha più volte detto la ministra Azzolina non ci sarà “nessun 6 politico”: infatti i ragazzi saranno valutati con voti finali corrispondenti all’impegno dimostrato durante l’anno e nella didattica a distanza che dal 24 febbraio è diventata l’unica alternativa di insegnamento.

Anche gli esami di terza media e la maturità verrebbero rivisti con solo prove orali e commissioni interne. Ma è ancora presto per capire come e quando si concluderà questo anno scolastico, soprattutto dopo la proroga dei divieti fino al 4 maggio.

 

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