Sono in dirittura di arrivo le procedure per riaprire – in sicurezza – alcuni cantieri edili a Salerno, ed in particolare quello più importante della città: Piazza della Libertà. Su questo indirizzo programmatico, prima ancora che di lavoro, si è mosso – come scrive il quotidiano “La Città” – il responsabile unico del procedimento, Luca Caselli. Senza indugio alcuno, il numero uno del settore Ambiente, ha bloccato le gru nel momento in cui l’emergenza pandemia è arrivata all’apice. Da quel momento è partito un fitto confronto con le società appaltatrici per definire modi e termini per ripartire.
“Non è vero, ma ci credo”, oppure il più pittoresco dialettale “Guagliò, l’uocch’ ce pot'”, sembra che siano attagliati con successo alle vicende della Piazza della Libertà, riconducendole in particolare a chi a suo tempo ne volle fortissimamente la realizzazione, l’ex Sindaco di Salerno e attuale Presidente della Regione Campana Vincenzo De Luca.
Nel corso degli anni se ne son viste tante a detrimento dell’avanzamento dell’impresa, fortemente ostacolata da chi la riteneva un’opera troppo personalistica e incentrata sulla decisione di una persona sola.
Così si è assistito a lunghe disquisizioni sulla validità o meno del manufatto. Poi, una volta partiti i lavori, un improvviso crollo di una parte della piazza ha provocato una lunga pausa con continui confronti, entro e fuori le aule giudiziarie, fra tecnici e consulenti per stabilire cause e responsabilità dell’accaduto.
Risolto anche questo “maleficio”, sembrava che la situazione si fosse appianata dopo l’assegnazione del completamento dei lavori ad un rinomato Raggruppamento di Imprese, con l’impegno di portarli a termine entro un anno.
Sembrava quindi che la ruota avesse finalmente cominciato a girare nel verso giusto.
Sennonché ancora una volta “un folletto”, pressoché invisibile ma pericolosissimo e insidiosissimo, ha imposto la paralisi delle attività produttive, per salvaguardare la vita delle persone esposte ad una dirompente pandemia. Anche il cantiere di Piazza della Libertà ho dovuto adeguarsi allo stop. E così ancora una volta e sotto altre sembianze il malefico influsso ha manifestato la sua presenza.
Ora c’è da augurarsi che il restante periodo per il completamento dei lavori scorra senza intoppi, in modo che si possa pervenire alla inaugurazione della piazza che, una volta finita, attirerà l’apprezzamento anche di molti suoi detrattori.
Giusto così , ripartire nella fase due rispettando gli operai al lavoro con i DPI.
La piazza può essere un volano per la ripresa.
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“Non è vero, ma ci credo”, oppure il più pittoresco dialettale “Guagliò, l’uocch’ ce pot'”, sembra che siano attagliati con successo alle vicende della Piazza della Libertà, riconducendole in particolare a chi a suo tempo ne volle fortissimamente la realizzazione, l’ex Sindaco di Salerno e attuale Presidente della Regione Campana Vincenzo De Luca.
Nel corso degli anni se ne son viste tante a detrimento dell’avanzamento dell’impresa, fortemente ostacolata da chi la riteneva un’opera troppo personalistica e incentrata sulla decisione di una persona sola.
Così si è assistito a lunghe disquisizioni sulla validità o meno del manufatto. Poi, una volta partiti i lavori, un improvviso crollo di una parte della piazza ha provocato una lunga pausa con continui confronti, entro e fuori le aule giudiziarie, fra tecnici e consulenti per stabilire cause e responsabilità dell’accaduto.
Risolto anche questo “maleficio”, sembrava che la situazione si fosse appianata dopo l’assegnazione del completamento dei lavori ad un rinomato Raggruppamento di Imprese, con l’impegno di portarli a termine entro un anno.
Sembrava quindi che la ruota avesse finalmente cominciato a girare nel verso giusto.
Sennonché ancora una volta “un folletto”, pressoché invisibile ma pericolosissimo e insidiosissimo, ha imposto la paralisi delle attività produttive, per salvaguardare la vita delle persone esposte ad una dirompente pandemia. Anche il cantiere di Piazza della Libertà ho dovuto adeguarsi allo stop. E così ancora una volta e sotto altre sembianze il malefico influsso ha manifestato la sua presenza.
Ora c’è da augurarsi che il restante periodo per il completamento dei lavori scorra senza intoppi, in modo che si possa pervenire alla inaugurazione della piazza che, una volta finita, attirerà l’apprezzamento anche di molti suoi detrattori.
Giusto così , ripartire nella fase due rispettando gli operai al lavoro con i DPI.
La piazza può essere un volano per la ripresa.