E le imprese balneari si rimboccano le maniche. L’obiettivo è tornare in spiaggia, «ma la prima cosa da garantire è la salute – dice Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari, l’associazione degli imprenditori turistici dentro Federturismo Confindustria -: la nostra, quella dei nostri dipendenti, quella dei nostri clienti». Perché, chiarisce, «noi vogliamo riaprire ma abbiamo bisogno di certezze, e il governo ancora non ci ha mai convocati, stiamo aspettando». Trentamila aziende con 300mila addetti che valgono il 13% del Pil, il settore dei balneari è però preoccupato perché l’estate si avvicina e il lockdown pesa sulla riapertura: «Chiediamo certezze: dobbiamo fare delle assunzioni, dobbiamo avere regole per tutelare la salute di tutti, dobbiamo fare degli investimenti per preparare le spiagge e vogliamo ricordare che questa estate in particolare le nostre spiagge avranno una funzione sociale
Covid, i balneari: in spiaggia con mascherine e metà ombrelloni. No gabbie
E le imprese balneari si rimboccano le maniche. L’obiettivo è tornare in spiaggia, «ma la prima cosa da garantire è la salute – dice Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari, l’associazione degli imprenditori turistici dentro Federturismo Confindustria -: la nostra, quella dei nostri dipendenti, quella dei nostri clienti». Perché, chiarisce, «noi vogliamo riaprire ma abbiamo bisogno di certezze, e il governo ancora non ci ha mai convocati, stiamo aspettando». Trentamila aziende con 300mila addetti che valgono il 13% del Pil, il settore dei balneari è però preoccupato perché l’estate si avvicina e il lockdown pesa sulla riapertura: «Chiediamo certezze: dobbiamo fare delle assunzioni, dobbiamo avere regole per tutelare la salute di tutti, dobbiamo fare degli investimenti per preparare le spiagge e vogliamo ricordare che questa estate in particolare le nostre spiagge avranno una funzione sociale