Lo scorso 9 aprile, pertanto, su sollecitazione di talune famiglie, l’Avv. Gallo aveva chiesto durante i lavori della Commissione “Ambiente” di convocare, eventualmente anche congiuntamente con quella “Politiche Sociali”, una apposita seduta affinché si potesse discutere e proporre all’Amministrazione di aprire quotidianamente, ad orari ben definiti e solo per gli autistici, almeno un parco cittadino per consentire a questi particolari pazienti di non subire danni difficilmente riparabili, né auto provocandoseli né provocandoli a chi sta loro vicini. Purtroppo ad oggi non è stato possibile tale discussione per cui ci si è rivolti direttamente al Sindaco.
Pur sembrando tema complesso alla luce delle disposizioni vigenti, tuttavia altri Comuni della Campania se ne sono occupati (si cfr. > https://napoli.repubblica.it/cronaca/2020/04/06/news/coronavirus_aversa_apre_due_spazi_verdi_alle_persone_con_autismo-253288338/) proprio perché la problematica è seria e particolarmente attuale, oltre che specifica per detti soggetti. Non sarebbe, infatti, particolarmente complesso programmare le entrate né effettuare controlli per farvi accedere solo questi pazienti con relativo accompagnatore né ciò potrebbe recare danno ad altri non solo per le misure di sicurezza e distanziamento sociale ma anche perché vi sarebbe spazio a sufficienza per “ospitarli” per un limitato orario.
Tali pazienti, infatti, pur essendo autorizzati ad uscire di casa senza però potersi allontanare dall’abitazione, sono sostanzialmente impossibilitati a fare quelle attività che invece, in uno spazio come un parco, peraltro attrezzato, potrebbero effettuare in totale sicurezza anche per chi li accompagna, solitamente familiari.
Inoltre, avrebbero la possibilità di attenuare la propria “aggressività” in virtù del comprensibile fattore ambientale favorevole: spazi verdi silenziosi, soprattutto in questa fase, ed alcune attrezzature, non ultime le panchine, possono significare molto per la patologia sofferta così come per evitare una regressione dovuta alla prolungata inattività a causa dell’emergenza che ci coinvolge tutti.
Appare pertanto del tutto evidente l’urgenza di una misura come proposta perché le famiglie coinvolte, ad oltre un mese dal cd. lockdown, hanno già iniziato a riscontrare seri e gravi problemi di “gestione” di questi nostri sfortunati concittadini affetti da una disfunzione così invalidante.
I Consiglieri firmatari si sono detti fiduciosi che l’Amministrazione possa provvedere con sollecitudine e senza ulteriore ritardo a fare seguito alla richiesta.