Obiettivo comune, preparare il settore delle costruzioni alla ripartenza, ma solo quando ci saranno garanzie sulla effettiva riorganizzazione dei cantieri, quando ci sarà la certezza che i lavoratori impiegati lavoreranno in totale sicurezza.
Ripartire in sicurezza i cantieri: il primo passo per iniziare subito col piede giusto
A lanciarlo la Cisl e la Filca-Cisl Campania. “Dobbiamo sfruttare questo momento di blocco dei cantieri – spiegano Doriana Buonavita, segretaria generale della Cisl regionale, e Ottavio De Luca, segretario nazionale Filca e responsabile della Filca regionale – per mettere a punto una strategia comune da adottare quando ci saranno le condizioni per ripartire in sicurezza.
Dobbiamo capire come dare lavoro e occupazione, come favorire la ripresa dei cantieri, come recuperare il ritardo nella realizzazione di nuove infrastrutture sicure e moderne, come mettere in sicurezza il territorio dai continui dissesti idreogeologici, come rigenerare i nostri centri abitati, e attrarre investimenti sostenibili che possano sfruttare al meglio il settore del turismo.
“Piano di Azione Campano”: 5 punti riaprire subito i cantieri in sicurezza
Quello che immaginiamo – spiegano i due sindacalisti – è un ‘Piano d’azione’ campano articolato su 5 punti: il censimento delle risorse disponibili, il monitoraggio sui lavori da attivare o da sbloccare, la riduzione della burocrazia per cantierizzare subito le opere già appaltate, l’aumento dei controlli per garantire la legalità e la trasparenza, l’attivazione di un tavolo di verifica e coordinamento regionale.
Nella regione sono iscritti nelle Casse edili circa 30 mila addetti, ma solo il 5% di questi lavorano. Appena abbiamo percepito i rischi a cui erano esposti i lavoratori dell’edilizia – aggiungono – abbiamo chiesto di sospendere i cantieri della regione, per tutelare al meglio gli operai e le loro famiglie.
Nessuna eccezione: i cantieri si aprono solo in sicurezza
Ora è bene pensare alla ripartenza: ci sono opere importanti, come l’Alta Velocità Napoli-Bari, la Metropolitana di Napoli e il Policlinico di Caserta. Ma l’attività nei cantieri inizierà solo quando le condizioni lo permetteranno, su questo non transigiamo
Abbiamo aspettato le opere per anni, due mesi di fermo, e quindi due mesi di ritardo nella consegna dell’opera, sono davvero nulla rispetto al bene primario della salute dei lavoratori”, concludono Buonavita e De Luca.