Questo è l’invito che la Funzione Pubblica CGIL di Salerno invia alle Aziende Ospedaliere e Sanitarie del territorio salernitano, accogliendo quanto annunciato ieri dal Governatore De Luca sulla predisposizione nel breve tempo di un Piano Regionale per lo screening di massa tramite tampone, a partire dal personale sanitario.
Gli aggiornamenti sulle indicazioni del Ministero della Salute in merito ai test diagnostici, resi noti da una circolare del 15 aprile della FOFI, confermano infatti che il tampone rino-faringeo resta, al momento, l’unico strumento valido per l’accertamento della positività al Covid-19; i test sierologici rapidi (quelli che identificano gli anticorpi IgM e IgG) non sostituiscono il tampone.
L’impiego dei test sierologici nell’ambito della diagnostica di infezione da SARS-CoV-2, necessita di “ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa”. Secondo il parere espresso dal Comitato Tecnico Scientifico, “non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di Rna virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’Oms”.
Viene ribadito inoltre che “l’unica diagnosi attualmente valida resta pertanto il tampone rino-faringeo”. Ci auguriamo dunque che si possa accelerare nel più breve tempo possibile affinché si accerti lo stato di salute degli operatori.
son quasi 2 mesi da codogno e gli operatori sanitari ancora non sono stati sottoposti a tampone: ma in che paese di mer*a viviamo?!?
chiedetegli come si è infettato
Sbaglio o ieri avevate scritto che i tamponi fatti al Ruggi erano tutti negativi.
Ennesima balla????
Comunque anche se pensionato continuo a vedere la CGIL che è l’unica a porre questioni e chiedere interventi in questo periodo. Non sono mai iscritto ad un sindacato ma ora è il momento che i sindacati si devono far sentire.