Campania, ecatombe turismo, persi 35 Mln per il lockdown marzo aprile

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Ecatombe turismo in Campania, l’Otei Abbac l’osservatorio extralberghiero stima in una perdita di circa 35 milioni di euro  di spesa turistica regionale a seguito del lockdown di marzo ed aprile. Circa 600.000 le presenze in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e pari al 96% per l’extralberghiero. Ed i numeri a livello nazionale sono spaventosi, con un picco di – 12 milioni di presenze rispetto allo scorso anno.  “Rischiamo la cancellazione, auspichiamo interventi robusti da parte della Regione Campania – dichiara il coordinatore Agostino Ingenito – Ed esortiamo a dar corso a quanto annunciato nella sua conferenza stampa online, convocando la nostra filiera. Sono a rischio tutte le nostre maggiori località turistiche che per le loro caratteristiche morfologiche non possono adeguarsi a rigidi parametri di contenimento. Abbiamo bisogno di strumenti per aiutare le imprese in difficoltà con moratorie su affitti, crediti di imposta ed esenzione tributi e lavorare ad un piano strategico che consenta di garantire sicurezza e appeal per la possibile domanda di turismo interno qualora non saranno riaperte le rotte internazionali – continua Ingenito – Non integrante per la filiera turistica, la scelta del mero contributo una tantum ai lavoratori stagionali degli alberghi, in affanno e senza liquidità c’è l’intera filiera del comparto turistico e le misure del Governo appaiono complicate e distanti dalle esigenze del territorio. La Regione deve intervenire perché il turismo è una risorsa strategica per la Campania. Il presidente Abbac pone anche l’accento sulle migliaia di strutture ricettive integrative del reddito come bed and breakfast, case ed appartamenti vacanze, che sinora avevano potuto contare su un reddito grazie ai flussi turistici internazionali che utilizzavano i voli low cost e le piattaforme online di prenotazione. “Tutto spazzato via, stagione ormai compromessa e un futuro assai incerto per centinaia di famiglie che rischiano ora di scivolare nella povertà senza alcun sostegno – continua Ingenito – Chiediamo l’istituzione di un fondo di garanzie per tutta la filiera turistica e misure come credito agevolato, finanziamenti per aggregazioni e reti di imprese e contributi di sostegno per i gestori integrativi del reddito oltre che precise agevolazioni per l’adeguamento strutturale e di servizi per quanto previsto le prescrizioni sanitarie a cui attenersi per garantire ospitalità sicura”

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