A causa del distanziamento sociale, l’uso quotidiano dei mezzi pubblici nell’immediato futuro costituisce un problema aperto e tutto da affrontare. E’ opinione comune di molti esperti che il loro utilizzo, per il timore del contagio, diminuirà drasticamente, a favore degli spostamenti individuali e in particolare dell’auto. Pertanto la cosiddetta “fase 2” rischia di caratterizzarsi per livelli di traffico ed inquinamento atmosferico particolarmente alti.
Secondo la Fiab locale la mobilità urbana della città di Salerno, infatti, è costituita ancora da un prevalente utilizzo della circolazione veicolare privata, dal trasporto pubblico su gomma e su rotaia e solo residualmente dall’uso della bicicletta.
E’ necessario pertanto che, in tutti i modi, sia celermente favorito lo sviluppo della mobilità dolce rispetto a quella automobilistica. Accreditati studi scientifici hanno già evidenziato che il Covid-19 colpisce più duramente proprio dove l’aria è più inquinata, ma anche che da quando si è azzerata la mobilità delle persone (leggasi dei veicoli a motore) è migliorata la qualità dell’aria nelle città.
La bicicletta proprio adesso rappresenta una delle soluzioni migliori per rispondere alle esigenze di mobilità urbana. L’uso della bicicletta, infatti, consente di mantenere la distanza; il grado di arieggiamento e quindi di diluizione del droplet (le goccioline di acqua) è il massimo possibile; favorisce l’attività fisica mantenendo i polmoni di chi pedala più “robusti”, ventilati e capaci di sopportare meglio anche un eventuale “stress” dalla malattia; il movimento è fondamentale per il sistema immunitario che, in questo momento, va mantenuto con grande cura alla massima funzionalità.
Considerando sempre l’aspetto sanitario, inoltre, l’esercizio fisico all’aperto utilizzando la bicicletta, garantirebbe un più rapido recupero dello stato di salute dei cittadini che in particolare nella nostra Regione hanno subito una delle quarantene più restrittive, senza che fosse permessa alcuna attività fisica all’aperto né per adulti né per giovani e minori. Ricordiamo che l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – raccomanda 30 minuti di attività fisica giornaliera per gli adulti e un’ora al giorno per i bambini.
La proposta “FASE 2…RUOTE” di Fiab Salerno, chiede all’amministrazione comunale i seguenti provvedimenti urgenti per un piano della mobilità urbana, alcuni dei quali ben si armonizzano con il P.G.T.U. del Comune di Salerno recentemente aggiornato:
- realizzazione di bike lane anche attraverso l’utilizzo di dispositivi di sicurezza modulare, quali ad esempio barriera Jersey, che delimitino e restringano anche provvisoriamente le carreggiate stradali, ponendo in tal modo in sicurezza i ciclisti urbani soprattutto coloro che non utilizzano la bicicletta quotidianamente, proprio perché preoccupati per la propria incolumità.
In modo specifico, si propone di realizzare i suddetti interventi prioritariamente per i circuiti ciclabili:
- A) CIRCUITO DEL MARE
- B) CIRCUITO DELL’IRNO
- C) CIRCUITO ORIENTALE così denominati e previsti dal Piano di Settore del P.G.T.U. del Comune di Salerno, relativo al Sistema di Trasporto Ciclabile.
Oltre alle bike line di emergenza, sarebbe utile prevedere anche i seguenti ulteriori interventi:
- realizzazione di parcheggi provvisori per biciclette anche con transenne da collocare in prossimità delle bike lane, stazione centrale, stazioni di bike sharing, lungomare, ecc.;
- agevolazione dell’utilizzo del sistema di bike sharing rendendone l’accesso libero e gratuito, eventualmente a seguito di accordo con la società di gestione per coprire le mancate entrate;
- trasformazione dell’intera area urbana a Zona 30;
- promuovere una Campagna di comunicazione sociale per sensibilizzare alla mobilità dolce e sostenibile anche ai fini della prevenzione del contagio da COVID-19 attraverso la promozione della bici come mezzo di trasporto urbano.
- coinvolgimento dei commercianti rivenditori e riparatori di biciclette nel promuovere il noleggio delle biciclette.
Fiab Salerno fa proprie le parole di Papa Francesco “Pensavamo di rimanere sani in un mondo malato”, della sua preghiera del venerdì santo in Piazza San Pietro; questa riflessione, riteniamo ci debba guidare in un ritorno alla normalità che non potrà essere la stessa di prima.