“In questo periodo il numero degli infarti ricoverati è sensibilmente diminuito, mentre la mortalità extra-ospedaliera è notevolmente aumentata. Mai si era verificato di avere letti vuoti in cardiologia”. E’ un estratto del testo della mail – come scrive il quotidiano “Le Cronache” – che il direttore del reparto di cardiologia del Ruggi Alberto Gigantino ha inviato alla direzione generale, quella sanitaria e al dottor Giancarlo Accarino. E’ questo il segno, forse, che la paura del contagio spinge sempre più persone anziane a non ricorrere alle cure dei sanitari, anche in caso di infarto, spesso – in questo periodo – sottovalutato da molti. Da qui la decisione dei vertici aziendali di sensibilizzare la popolazione e di recarsi immediatamente in ospedale in caso di dolori al petto.
c’è da dire che il ruggi ha bloccato da due mesi le visite in ambulatorio, dunque c’è da considerare che molti malati, anche seri, sono semplicemente in attesa e questo non è certo un bene….
auguriamoci a breve che ci sia un ripristino delle attività tenendo anche conto che tutto sommato fortunatamente i casi nel salernitano sono stati pochi e gestibili, dunque paralizzare interi ospedali per mesi non mi sembra una gran prova di efficienza e buonsenso!
salve sono un operatore sanitario della torre cardio volevo sensibilazzare a fare un appello a tutte quegli anziani e non di recarsi comunque in ospedalein caso di dolori al petto per ricevere le cure sdatta e di non preoccuparsi per il covid perche i percorsi sono differenziati per patologia quindi nessuna paura di contrarre il virus tral altro voglio ricordare che noi siamo tra le poche aziende a non aver criticita
Una silenziosa e tragica ecatombe. Se non muori di covid muori di qualche altra malattia, se non di fame
ormai per gli ospedali esiste solo il covid!!