scrivo per segnalare quella che ritengo essere un’ingiusta discriminazione. Nell’ottimo Piano denominato “Misure di sostegno per professionisti e lavoratori autonomi” presente sul sito della Regione Campania, vi è tra i requisiti quella dell’iscrizione antecedente al 1/1/2020.
Non ritiene sia più giusto uniformarsi a quanto previsto dal Governo con Inizio dell’attività entro il 23/2/2020(cata dei primi provvedimenti emergenziali COVID)?
Con il limite temporale previsto dalla Regione Campania, si vanificano il lavoro ed i sacrifici di molti giovani abilitati che hanno deciso di investire in questa professione martoriata, investendo, oltre al tempo, un cospicuo capitale per affittare studi professionali, dotarli del necessario per essere funzionali allo svolgimento della professione, iscriversi all’Albo e che hanno subito un danno, come tutti gli altri Avvocati, dovuto al mancato esercizio della professione nei mesi di marzo ed aprile.
Come è noto, l’iscrizione all’albo avviene dopo il superamento della prova orale dell’esame di stato, che in alcune Corti molto affollate può slittare anche a più di un anno dallo svolgimento dello scritto, di certo non a causa dell’aspirante avvocato.
Inoltre, spesso, visto l’esoso costo dell’iscrizione all’albo, chi consegue l’abilitazione negli ultimi mesi dell’anno(in questo caso 2019), provvede all’iscrizione nell’anno nuovo evitando così per pochi mesi di esercizio della professione un doppio pagamento. Certo di farLe cosa gradita nel segnalare una semplice svista che penalizzerebbe un ristrettissimo numero di beneficiari
Avvocato Pietropaolo Greco