A lasciare perplessa la deputata M5S è innanzitutto l’idea di un emendamento che sospenda la clausola di riequilibrio territoriale nella destinazione alle regioni del Mezzogiorno degli stanziamenti in conto capitale; una regola che entra in vigore quest’anno e secondo cui il 34% degli investimenti ordinari va indirizzato al Sud, tenendo conto della popolazione residente. Poi c’è il criterio di riparto del Fondo europeo di sviluppo e coesione, che ora destina al Mezzogiorno l’80% di quei fondi ma che il Dipe ipotizza di rivedere.
A tali ipotesi di modifica la deputata oppone i dati che emergono dal rapporto Svimez datato 8 aprile: «In quel rapporto si prefigura una ripresa molto lenta e complessa proprio dell’economia delle regioni meridionali – sottolinea – Vi è ben chiarito che il Mezzogiorno incontra lo shock in una fase già tendenzialmente recessiva, e che se non si affronta questo momento in termini di ricostruzione nel Sud di una base produttiva già adesso insufficiente, la spaccatura tra le due Italie appare destinata ad allargarsi».
Da qui la richiesta di chiarimenti al ministro, perché si tengano in conto, nelle future scelte del Governo, gli obiettivi di coesione tracciati dalla Costituzione.
A Provenzano si chiede in particolare «quali iniziative intenda assumere, affinché il riparto delle risorse economiche post emergenza Covid-19 non pregiudichi in alcun modo le strategie di riequilibrio territoriale fin qui adottate per ridurre le distanze in termini di crescita e sviluppo tra Nord e Sud del paese».
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