1) Molti lavoratori del settore turistico (ricettività e ristorazione, prevalentemente), pur risultando a tempo determinato per la stagione estiva, difettano della qualifica “stagionale” nella propria posizione INPS. Ciò ha determinato la mancata assegnazione del bonus governativo di 600 euro per il mese di marzo, e rischia di escluderli anche per i mesi successivi, nonché dall’analoga misura (300 euro per 4 mensilità) disposta dalla Regione e riferita ai medesimi requisiti.
2) Vi sono poi lavoratori stagionali che non afferiscono formalmente al settore “turismo”, ma il cui lavoro è strettamente connesso con le attività turistiche: in particolare commessi di negozio assunti per la sola stagione estiva, e analogamente operatori delle aziende di trasporto assunti per l’estate nei punti vendita/informazioni.
Su entrambe le problematiche sarebbe opportuno intervenire, per non privare tali persone della parte prevalente, se non esclusiva, del proprio reddito annuo.