“Le foto fanno il giro del web e mettono ulteriormente a rischio qualsiasi di azione di marketing che pure si sta iniziando a lanciare online, facendo proprio vedere la bellezza e purezza del nostro ambiente costiero in questo periodo di fermo da covid – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenoto – Vogliamo saperne di più anche della qualità del servizio di depurazione, con gli impianti recentemente inaugurati con non pochi strascichi giudiziari e polemiche”.
“L’emergenza coronavirus non vede turisti purtroppo, e fino a qualche ora fa stavamo postando sui nostri profili social le bellissime immagini di acque cristalline e ritorno di delfini e animali acquatici spesso non visibili con l’avvio della stagione oltre ad un mare sgombro di imbarcazioni private che affollano le coste con serie ripercussioni anche inquinanti come lungo la statale con i gas di scarico per il traffico che fino a prima dell’emergenza covid-19 era e resterà, senza precise e solide azioni, uno dei problemi atavici della Costa d’Amalfi”.
“Ho sollecitato il Distretto Costa d’Amalfi a farsi promotore della denuncia che sottoscriveremo e in mancanza di atti formali lo faremo noi insieme con le associazioni ambientaliste, ho già consultato l’Oa Wwf di cui sono componente – dichiara Agostino Ingenito – E’ ora di far passare la denuncia ad azioni concrete e approfittare di questo periodo per fare scelte precise che spesso una pigra e disgregata politica costiera non compie”.
Di notte assassinano e deturpano il Paese per i loro interessi, di giorno piangono miseria e chiedono sussidi allo stesso Stato che sfasciano. Questi sono tanti Italiani gretti, egoisti e rapaci che seguono la filosofia del ‘chiagne e fotte’.
Nell’Italia post covid-19 I reati ambientali dovranno essere perseguiti molto più severamente. La tutela e la salute dell’ambiente devono essere una priorità assoluta.