«Le misure di contenimento hanno avuto come effetto anche quello di ridurre la presenza umana nelle campagne – si legge nell’ordine del giorno – : con gli italiani costretti nelle case e le forze dell’ordine impegnate nei controlli stradali per la quarantena, gli animali selvatici hanno preso possesso del territorio e si sono spinti anche nei centri abitati con segnalazioni nei paesi e nelle grandi città, oltre che nelle aree coltivate”.
“I raccolti sono facile preda di oltre 2 milioni di cinghiali e altri selvatici dannosi che si moltiplicano senza freni scorrazzando liberamente nei terreni coltivati con gravi danni a semine, foraggi, frutta, ortaggi, vigneti e minacciando gli animali della fattoria.
Si stimano danni per oltre 200 milioni di euro ai raccolti con effetti anche sulla stabilità dei prezzi e a preoccupare sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. I virologi parlano di rischio di effetto domino se la peste suina, in particolare, ma anche altre patologie passassero in Italia dagli animali selvatici a quelli allevati».