Tra le prime misure necessarie, gli interventi di sanificazione e disinfezione che dovranno essere eseguiti all’interno dei locali, dei depositi e delle cucine dopo diverse settimane di inattività dovute alle norme anti contagio da coronavirus.
Come potrebbe funzionare
La Campania era l’unica regione che aveva applicato i divieti al food delivery. Nelle altre regioni d’Italia le consegne a domicilio sono consentite e avvengono secondo le norme igienico sanitarie vigenti. In attesa dei dettagli della delibera, non è escluso che la Campania possa seguire le regole nazionali sul cibo d’asporto.
Il regolamento prevedere anzitutto che le aree destinate al ritiro del cibo preparato siano costantemente pulite e igienizzate. I locali devono essere separati dai locali destinati alla preparazione. Il ritiro del cibo deve avvenire assicurando la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e in assenza di contatto diretto.
L’appello di Sorbillo
La questione di garantire almeno il cibo d’asporto ai ristoratori campani era stata sollevata da Gino Sorbillo, noto pizzaiolo partenopeo, che aveva chiesto a De Luca di consentire le consegne, anche imponendo misure ad hoc per ridurre i rischi della diffusione del virus.
Quattro giorni fa De Luca aveva ribadito che consentire le consegne a domicilio di cibo sarebbe stato “troppo pericoloso”, e aveva annunciato il bonus da 2mila euro destinato alle attività di ristorazione. L’appello dei ristoratori è stato alla fine accolto dall’Ente alla guida di Palazzo di Santa Lucia e a partire dalla prossima settimana l’attività di delivery potrà essere nuovamente esercitata. Soddisfatto il maestro pizzaiolo Gino Sorbillo, che su Facebook scrive: “Da lunedì cibo d’asporto consentito in Campania: grazie Presidente!”.
Fonte: teleclubitalia.it
dove sta l’ordinanza? senza quella sono tutte chiacchiere…BLA BLA BLA BLA !!!!!!
L’aumento di tutte le pensioni a mille euro per 2 mesi in Campania è una bufala…!!! Grazie presidente! Bla..Bla..Bla..!!!