In ogni caso è fissato per lunedì prossimo la riapertura in Campania per librerie, cartolerie ed esercizi di ristorazione Per la preparazione di cibi caldi da consegnare a domicilio – come scrive il quotidiano “Il Mattino” – bar e pasticcerie potranno lavorare dalle 7 alle 14, mentre per pub, gastronomie, ristoranti e pizzerie, la fascia oraria consentita è dalle 16 alle 22. Tutte le attività interessate dalla riapertura saranno tenute a rispettare un protocollo di sicurezza sanitario che prevede, tra le altre cose, la sanificazione quotidiana e certificata dei locali, la misurazione della temperatura corporea dei lavoratori, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (anche per chi consegna e riceve il cibo), l’osservanza delle distanze di sicurezza e, per quanto riguarda il delivery, la separazione tra i locali adibiti alla preparazione del cibo e gli spazi destinati al ritiro da parte dei fattorini. Mentre per le librerie sono previste limitazioni di personali e clienti a seconda dei metri quadri dell’esercizio.
Alle chiusure nei festivi plaudono, invece, i sindacati: «Molto apprezzata dalla categoria del commercio lo stop del 25, 26 aprile e 1 maggio: per sanificare i locali e usufruire dei riposi necessari», ha commentato Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania.
Una bella presa in giro di De Luca alla categoria! Complimenti, ci vediamo alle elezioni!!!
Perché volevano il liberi tutti ,senza controlli?Bene ha fatto
meriti Fontana presidente
Un plauso a Vicie’, noto ed eminente virologo. Lui sa bene che il virus,nei bar e nelle pasticcerie, al mattino non e’ presente, mentre nel pomeriggio, chissa’ per quale arcano mistero, puo’ presentarsi e di conseguenza le chiudiamo. Stesso discorso per chi fa’ cibo da asporto. Al mattino il virus e’ presente, e quindi restano chiusi, mentre nel pomeriggio, li facciamo stare aperti. Vedi mai che il virus, nel frattempo, fosse andato a fare una passeggiata. Vicie’ ma le pensi da solo o qualcuno te le scrive? Perche’ se e’ qualcuno che le scrive mi piacerebbe conoscerlo.
Ma qualcuno davvero pensa di poter riaprire come se nulla fosse, senza rivedere in profondità il proprio flusso di lavoro? Accessi contingentati, orari di lavoro modificati, protocolli sanitari, è tutto nuovo. Ma necessario.
Perché parliamoci chiaro, di questo maledetto virus non ci libererermo facilmente.
De Luca non se ne è mai fregato di nessuno,fesso chi ci ha creduto e lo ha votato.
Un modo garbato per far capire alla categoria che non ci sono ancora le condizioni necessarie per poter riaprire. Ha dato il contentino.
Ma che presa in giro è questa, vergognatevi
Tutti con il reddito di cittadinanza! Basta fare gli imprenditori e rischiare! Ad un Paese che affoga nelle norme nazionali si aggiunge la regione con le sue norme dettate da un uomo con il culo al caldo, i figli e l’amichetta sistemata e chissà quali altri provilegi! Ma lo capite che senza imprenditoria potete dire addio a pensioni e stipendi pubblici? Ve li paghiamo noi, con le NOSTRE tasse! Fregatevi, adorate il vostro DIO, quando sarete senza soldi andate a mangiare da lui
Gli asintomatici ci inguaieranno,altro che misurare la febbre!!!Possibile che ancora non tengono conto di questa categoria di infetti,i piu pericolosi e i più che contagiano gli altri,sperando(anche se non cambia il risultato)almeno in buona fede,per quello che può consolarci.
Premetto che parlo da profano. ….
Credo che per tornare alla normalità innanzitutto bisognerebbe fare i tamponi a tutti, a tappeto su tutta la popolazione.
Così si potrebbe individuare chi è positivo al virus e magari neanche lo sa (gli asintomatici) e inconsciamente infetta altri e fa camminare il virus, mentre chi è negativo potrebbe continuare a lavorare e fare una vita normale, seppur con tutte le precauzioni e protezioni previste.
Nel frattempo i positivi sarebbero curati ed isolati in modo da non infettare nessun altro e stoppare il contagio.
Casomai per sicurezza riproporre il tampone con cadenza settimanale o mensile, in modo da tenere d’occhio possibili contagiati.
È troppo difficile? È troppo costoso?
Si sono spesi milioni di euro per i cosidetti ospedali da campo (utili?), si sono spesi milioni di euro per mascherine che la popolazione neanche ha visto come sono fatte. …perche’ questi tamponi è così difficile da fare?
Poi vorrei capire la limitazione sugli orari : il virus ha preferenze di orari?
Inoltre credo che le persone anziane ed i bambini reclusi da quasi due mesi abbiamo bisogno per la loro salute innanzitutto di sole ed aria aperta, logicamente se non infetti e con le dovute precauzioni ed accortezze del caso! E poi a proposito di precauzioni,protezioni e distanza di sicurezza. …..ma vale solo per gli italiani?
Tutti gli extracomunitari ed ubriaconi vari di varie etnie che bivaccano per le città italiane SPROVVISTI DI TUTTE LE PROTEZIONI OBBLIGATORIE ed assembrati un po’ ovunque non sono portatori di virus? Sono immuni? Sono al di sopra della legge?
Le “forze” dell’ordine che in questi giorni si sono dimostrate “efficacissime” nel contrastare i delinquenti che correvano o che prendevano il sole isolati dagli altri, le stesse “forze” armate che si sono dimostrate impassibili dinanzi a poveri cristi e vecchiette colpevoli di stare in strada e multando, multando, multando e multando hanno dimostrato chi comanda.
Sì, i tutori della legge, che hanno usato tutti gli strumenti a loro disposizione per combattere questi criminali(auto, uomini, droni, cani e cavalli ed addirittura elicotteri), ma come mai NON VEDONO MAI GLI EXTRACOMUNITARI di cui sopra? Come mai e perche’ non intervengono mai e non li riprendono mai? Paura? Disposizione dall’alto? Ordine di bastonare solo i fessi italiani?
Signori, accendete il cervello, non è mai troppo tardi!
P. S.
Io il 25 invece di esporre la bandiera come il pappagallo e cantare, preferirei una presa di posizione del popolo. ..
Comunque, io restoacasabeeeeee
per Antonio Vitale: nella sua immensa sagacia, non ha pensato che, forse, gli orari ridotti servono a limitare la contemporanea presenza di troppa gente a girare per strada e a limitare, così, i possibili contatti e contagi? Secondo lei sono tutti così scemi da pensare ad un virus a orario nel disciplinare le attività?
per tutti gli altri: Vi siete lamentati per giorni ché la Campania a differenza di altri bloccava il cibo da asporto, ora ne avete la possibilità e manco vi sta bene. Non si tornerà alle condizioni di prima, di certo non nell’immediato e forse mai. Dovranno NECESSARIAMENTE cambiare le nostre abitudini per un tempo molto lungo. Lo capite?! Capiamo tutti benissimo che al momento l’economia sta affogando, ma non è riaprendo malsanamente tutto, saturando gli ospedali ed ammazzando gente che ci riprendiamo. Saremmo tutti più felici se le amministrazioni approfittassero del momento per incentivi e migliorie alla sanità anziché delegare tutto a noi cittadini e al distanziamento sociale, ma, intanto, così è. Cogliete piuttosto anche voi l’occasione per ripensare all’organizzazione delle vostre attività. P.s.: le pensioni sono al 99% pagate dagli stipendi pubblici, perché se aspettavamo le tasse di tanti imprenditori e liberi professionisti stavamo freschi.
Riaprire le short list della Salerno Solidale spa, pulizie, osa, manutentori. Stiamo aspettando dal 2015. Dobbiamo lavorare non abbiamo soldi.
Il problema per questi signori è che finora non hanno seguito nessun protocollo di legge: gente che lavora a nero, ragazzi con scooter a 20 € al giorno, igiene nei locali zero e autorità preposte al rispetto delle leggi che chiudevano un occhio perché si diceva che la gente doveva lavorare ed era meglio così. Ora le cose sono cambiate ci sono i morti e si rischia la pelle e questi signori devono adeguarsi perché se finora hanno chiuso gli occhi da ieri chiuderanno per sempre le loro attività.
Studia prima di scrivere cavolate! I dipendenti (pubblici e privati) cumulativamente pagano il 60% dell’irpef E BASTA, non sai assolutamente di cosa parli! Iva e similari la pagano gli altri. Ammesso che fosse come dici tu saremmo falliti anni fa!