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Orari, riaperture, limiti: l’ultimo decreto della Regione Campania fa discutere

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Il decreto della Regione Campania n. 37, che è stato pubblicato ieri, sta facendo molto discutere: più critiche che consensi, da parte soprattutto di molti operatori del food, che in queste ore stanno pensando se sia il caso di riaprire il 27 aprile per il delivery o attendere il 4 maggio per il provvedimento governativo che dovrebbe essere meno restrittivo. Anche perché lo stesso decreto dispone la chiusura di tutte le attività di vendita al pubblico nei giorni 25-26 aprile e 1 maggio (tranne farmacie, edicole e distributori di carburante)

In ogni caso  è fissato per lunedì prossimo la riapertura in Campania per librerie, cartolerie ed esercizi di ristorazione Per la preparazione di cibi caldi da consegnare a domicilio – come scrive il quotidiano “Il Mattino” –  bar e pasticcerie potranno lavorare dalle 7 alle 14, mentre per pub, gastronomie, ristoranti e pizzerie, la fascia oraria consentita è dalle 16 alle 22. Tutte le attività interessate dalla riapertura saranno tenute a rispettare un protocollo di sicurezza sanitario che prevede, tra le altre cose, la sanificazione quotidiana e certificata dei locali, la misurazione della temperatura corporea dei lavoratori, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (anche per chi consegna e riceve il cibo), l’osservanza delle distanze di sicurezza e, per quanto riguarda il delivery, la separazione tra i locali adibiti alla preparazione del cibo e gli spazi destinati al ritiro da parte dei fattorini. Mentre per le librerie sono previste limitazioni di personali e clienti a seconda dei metri quadri dell’esercizio.

Alle chiusure nei festivi plaudono, invece, i sindacati: «Molto apprezzata dalla categoria del commercio lo stop del 25, 26 aprile e 1 maggio: per sanificare i locali e usufruire dei riposi necessari», ha commentato Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania.

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