In Campania sono state interessate tutte le province, per un totale di 18 sedi perquisite dai Nuclei investigativi di polizia agro-ambientale e forestale dei Carabinieri Forestali, mentre altre perquisizioni hanno riguardato sedi societarie in provincia di Brescia, Bari, Campobasso, Vibo Valentia, Catanzaro e Cosenza. Sono state sottoposte a sequestro confezioni – in buste da 15 kg – di pellet contaminato e pericoloso per la salute pubblica, per un quantitativo complessivo di prodotto di circa 20 tonnellate. Due, finora, sono le persone indagate a piede libero, che dovranno rispondere di illecita gestione (commercio ed intermediazione) di rifiuti pericolosi, adulterazione di sostanze pericolose, frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
La merce contaminata proveniva dall’estero attraverso una società esportatrice di nazionalità egiziana ed arrivava in Italia tramite un’altra società egiziana di trasporto in container via mare, con terminal al porto di Salerno. Le buste di pellet pericolose poste in commercio sulla scorta di certificazioni di qualità inesistenti, venivano poste in commercio ingannevolmente come prodotti di alta qualità.