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“In spiaggia ed in acqua rischi di contagio bassissimi” ma che estate sarà?

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Come andremo in vacanza quest’estate? È la domanda che molti italiani si fanno in questo momento. La fase due è alle porte, e secondo il calendario messo a punto dal governo, si procederà a scaglioni, con ripartenza delle attività per tappe suddivise in 4 lunedì, dal prossimo 27 aprile al 18 maggio.

In un primo momento si potrà uscire dal proprio Comune, ma non sarà possibile allontanarsi dalla propria Regione. Ma se la curva dei contagi dovesse scendere ancora, e se l’indice R0, che attualmente è a 0,7, arrivasse allo zero verso metà maggio, come hanno previsto gli esperti, saranno finalmente consentiti anche gli spostamenti da una Regione all’altra. E allora gli italiani potranno andare al mare e pianificare le ferie, ma con cautela.

Anche il turismo, un settore che è andato fortemente in sofferenza in questi ultimi due mesi, potrebbe quindi avere la chance di recuperare qualcosa.

“Facciamolo fare agli stranieri, ammettendoli con i dovuti controlli e, perché no, prevedendo soggiorni per almeno 16 giorni”, suggerisce il professor Andrea Crisanti, ordinario all’università di Padova e direttore del laboratorio di Microbiologia del Policlinico, in un’intervista su ‘Il Mattino’. Però avverte: “Il virus sembra sensibile alle alte temperature, l’estate può essere l’occasione per recuperare tutto ciò che abbiamo perso”.

Ma “dimentichiamo le vacanze, pensiamo all’Italia, a recuperare, e preoccupiamoci più che altro di ottobre e novembre: che non ricominci l’epidemia”.

Fonte: FanPage.it

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