iniziative intraprese dal Piano economico sociale del Governatore non sono risolutivi, tengono conto di una contingenza emergenziale e sono squilibrati rispetto all’esigenza di programmare un possibile ed auspicabile rilancio per una stagione ormai compromessa che lascia senza alcun reddito migliaia di famiglie del nostro settore.
Alla riunione web promossa dall’Assessore Corrado Matera, sono emerse posizioni attendiste verso le azioni del Governo, ma nulla che riguardi impegni concreti della Regione per un rilancio autentico che passi attraverso risorse per un progetto di turismo di prossimità, risorse economiche per promo commercializzazione del territorio con un voucher integrativo a quello previsto dal Governo per stimolare la domanda interna, un piano serio di turismo sostenibile con un pacchetto di incentivi e contributi fattivi anche in termini di favorire mobilità a basso costo per chi raggiunge la Campania.
Il treno per il Cilento non basta. Nulla si sa della mobilità via mare, di possibili pacchetti turistici, di auspicabili accordi con autostrade e compagnie aeree. Ricordo che la Regione ha investito milioni di euro per una piattaforma turistica mai partita, come resta impantanata
quella governance tanto auspicata dell’ agenzia regionale Campania Turismo ancora alla prese con la gestione del personale e delle strutture delle ormai superate apt e ept . Speriamo di non ritrovarsi a luglio ed agosto con la solita spartizione di risorse economiche per sagre ed eventi che di rilevanza nazionale ed internazionale hanno ben poco e che nulla aggiungeranno in termini di presenze ospiti.
Serve davvero un piano straordinario per il turismo. La Regione non conosce la sua consistenza ricettiva, non sa di migliaia di famiglie che con regolari scie amministrative e versamenti di tributi locali, hanno garantito reddito a tante località e risorse per milioni di euro per la filiera.
Servono azioni concrete, con il sostegno alle strutture ricettive, contributi per la sanificazione, la domotica, per detassare i costi di gestione degli immobili anche ricorrendo ad un gettito integrativo dei Comuni che aderiscano ad un progetto di turismo
sostenibiile e di prossimità.
Auspichiamo che i parlamentari regionali poco incisivi in questa fase emergenziale, diano un segno ed ascoltino veramente le categorie. A noi non basta un webinar per raccogliere
lamentele, serve che le idee le producano anche chi ci governa, perchè potrebbero dirci quali risorse possono essere usate.
Non ha alcun senso, inviare un elenco di proposte, facicamo il contrario, ci dicano loro cosa possono mettere in campo di in termini di risorse economiche, visto l’ingente fondo in parte svincolato del Fesr e lavoriamo veramente in sinergia. Il turismo in Campania non è una mera filiera, è un segmento economico rilevante del nostro tessuto produttivo e per tale settore serve un piano industriale.
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