Quanto al servizio di pulizia delle camere, gli ospiti potranno chiedere che il personale non vi faccia ingresso; in ogni caso, gli addetti al servizio di pulizia e rifacimento delle camere e al servizio di pulizia dei saloni e delle aree comuni dovranno indossare guanti, mascherine, cuffie e calzari protettivi. I pavimenti saranno lavati e sanificati con prodotti adeguati alle diverse tipologie di materiali due volte al giorno, stesso discorso per le pulsantiere e le suppellettili a contatto col pubblico. In ogni caso, gli ambienti di lavoro saranno soggetti a sanificazione periodica. Quanto al servizio di ristorazione, i tavoli saranno posizionati in modo che gli ospiti distino tra loro almeno un metro; il servizio al tavolo sarà preferito a quello a buffet, ammesso soltanto nel caso in cui dovessero essere adottate misure atte a evitare il sovraffollamento. Le stoviglie saranno lavate e disinfettate, il personale indosserà i necessari dispositivi di protezione individuale. Gli addetti alla preparazione degli alimenti dovranno essere addestrati in materia di igiene e dovranno indossare gli indispensabili dispositivi di protezione individuale. Riunioni, conferenze ed eventi potranno avere luogo a patto che si assicuri la distanza di almeno un metro tra i partecipanti.
Il documento prevede anche una serie di azioni da porre in essere nel caso in cui un ospite o un membro del personale dell’albergo presenti i sintomi del Covid-19. In quel caso l’ospite o il dipendente dovrà informare la direzione della struttura che a sua volta si rivolgerà al medico e all’autorità sanitaria, provvedendo a isolare il soggetto sintomatico e a fornirgli i dispositivi di protezione individuale.
«L’adozione del protocollo segna una svolta in questa fase di emergenza – sottolinea Costanzo Iaccarino, presidente regionale e vicepresidente nazionale di Federalberghi – in quanto capace di assicurare il necessario equilibrio tra le esigenze di tutela della sicurezza dei clienti e dei collaboratori, della qualità del servizio e del controllo dei costi di gestione. E c’è un’altra positiva notizia: accogliendo la richiesta rivoltagli dagli assessori regionali al Turismo, tra i quali il campano Corrado Matera, il ministro Dario Franceschini ha trasmesso all’Unione Europea la proposta di creare un Fondo speciale per il turismo e di destinare a questo settore una quota del Recovery Fund. Si tratta di misure indispensabili per garantire liquidità a un comparto messo a dura prova dalla crisi economica innescata dal Coronavirus».