Al tramonto di oggi, molti runners hanno affollato diverse zone della città per una corsetta all’aria aperta “respirando” un senso di libertà mai così tanto desiderato.
Ed ecco che Lungomare Marconi e Tafuri tra Pastena e Torrione si è ripopolato, così come la parte finale del Lungomare Trieste adiacente “Santa Teresa” ed in ultimo l’esterno del Parco Mercatello. Qui addirittura una pattuglia dei vigili urbani ha dovuto sfoltire pericolosi mini assembramenti.
Qualcuno in mascherina altri no, il decreto della Regione Campania che permetteva oltre le consegne a domicilio la corsa vicino casa ha trovato come spesso accade il furbetto di turno. Con la speranza per coloro che hanno rispettato le regole che il Governatore De Luca non tiri nuovamente le fila…
Sono 30 anni che corro in questi giorni mi accontento del tapis roulant e non mi sogno di parlare di libertà per rispetto a chi non c’è più. Tornerò a correre più di prima solo quando ne usciremo. CREDO CHE A MOLTI DI VOI LA CORSA FACCIA PIÙ MALE CHE BENE.
ALL’ ANEMA E CHI VÈ RUNNERS
Voi pensate che certe fortune capita no sempre agli altri, leggi Coronavirus-rain imagine-morte! MA RENDETEVI CONTO, bastardi di runner senza regole, CHE GLI ALTRI SIETE ANCHE VOI!!!!!!! NON POTETE OFFENDERE CHI RIMANERE CHIUSO IN CASA E RISPETTA LE REGOLE!!!!!
A giudicare dai video non mi sembrano assembramenti pericolosi, ieri sera mi aspettavo di peggio. Non facciamoci ingannare dallo schiacciamento della prospettiva, ho visto con i miei occhi molte persone correrere o passeggiare, ma le distanze erano ampiamente oltre i due metri.
Sulla lungomare zona Pastena, ore 19:30, non c’era quasi nessuno.
Credo sia molto più pericoloso trascorrere un quarto d’ora in un supermercato che mezz’ora all’aria aperta.
Detto questo, se ce la sentiamo di restare chiusi in casa facciamolo, tanto meglio. Ma lasciamo la libertà di muoversi in sicurezza a chi purtroppo non riesce proprio a stare chiuso in casa.
Io ad esempio ieri sera ne ho approfittato per fare due passi, ma credo che non ripeterò l’esperienza tanto presto.
che poi tutta sta foga per correre ma un semplice tapirullant economico non lo potete trovare e correre dalla mattina alla sera a casa? magari sul balcone e guardate il paesaggio senza mettere a rischio la vostra e la salute degli altri? maratoneti ma cervello ne avete? ah no, scusate!
Ma non rompete le scatole… Ci sono attività ancora chiuse, gente che non può lavorare e questi permettono le passeggiate e le corsette.Era prevedibile che il buon senso delle persone non sarebbe servito a nulla. Se tutti possono stare in mezzo alla strada, allora riaprite tutto!
Il problema è che la gente va a correre ovuqnue invece di prossimità della propria abitazione. tanto era già successo con la spagnola…che ci sarà un secondo picco, ancor più grave. Ognuno è responsabile delle proprie scelte ed azioni. Chi va a correre senza rispettare la prescrizioni e distanziamente sociale, sa di rischiare di finire attaccato ad un ventilatore polmonare (se ci arriva).
Correte pure..no problem!
Questi signori “runner” ignoranti e inutilmente spocchiosi sono gli stessi che poi inonderanno i social con le loro invettive contro il sistema sanitario nazionale qualora non ci fosse più posto per curare un loro caro o, peggio ancora, saranno quelli che sfasceranno i pronto soccorso urlando e “invocando“ l’Altissimo perché le terapie intensive sono piene e non sarà possibile accettare più nessuno.
Solo allora, quando il problema li toccherà da vicino (io mi auguro MAI) forse capiranno che era meglio rinunciare ad un pezzetto di libertà che ad un’uscita.
Io resto a casa non perché me lo dicono Conte e De Luca, io resto a casa perché sono responsabile non solo della mia salute ma anche della salute altrui… ma questo, purtroppo, è un concetto troppo complicato….
– Prima di tutto una piccola lezioncina di grammatica così ti risollevi un pochino dall’ignoranza nella quale affoghi: si scrive Hippocampus (viene dal Latino antica lingua parlata nella penisola italica e dal greco ἱππόκαμπος, composto da ἵππος «cavallo» e κάμπη «bruco, animale ricurvo»).
– Secondo stasera replico dalle 19 alle 20 così se ti solleci dal divano e ti affacci al balcone saluto te e tutti i deliranti del #iorestoacasa e #tuttoandràbene
– Terzo ti ringrazio per l’augurio di andare in rianimazione (spero che mi auguri anche poi di morire dopo lunga e dolorosa intubazione naturalemente…): aspettavo auguri del genere da persone come te, ma, sai, questi “auguri£ allungano la vita e mi mantengono in perfetta salute. Grazzieeeee